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Il nuovo KDE 3.0

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Tempo fa vi abbiamo parlato delle novità che si intravedevano in KDE 3.0 fin dalle prime beta. Lo scorso 3 Aprile è stato finalmente rilasciata la versione definitiva. Andiamo ad analizzare quindi quelli che sono i maggiori cambiamenti dalla versione 2.2.

Come già abbiamo detto le maggiori novità di KDE 3.0 non riguardano l'estetica, anzi a prima vista le differenze tra le due release non sembrano essere tali da giustificare il cambiamento di versione. Ma dopo pochi click vi assicuro che è facile ricredersi: KDE 3.0 risulta infatti decisamente più veloce dei suoi predecessori e il lavoro fatto per migliorare quello che era già un ottimo prodotto è notevole. In particolare i maggiori cambiamenti che accompagnano questa nuova versione consistono in un grande lavoro di pulizia e ottimizzazione del codice sorgente e l'aggiunta del supporto multilingue per i paesi dell'Est Asiatico (e non solo, KDE 3.0 supporta pienamente oltre 50 lingue) grazie al supporto a UNICODE.

Oltre a questi un grosso miglioramento lo si è avuto anche con il sistema di stampa: il nuovo KDEPrint permette di installare e configurare agevolmente una stampante utilizzando i sistemi di stampa più comuni e utilizzati, in particolare il nuovo CUPS che consente prestazioni decisamente superiori rispetto al più classico LPR (che è comunque supportato). I wizard, le finestre di dialogo, l'interconnessione profonda che vi è tra il sistema di stampa e tutto l'ambiente grafico rendono sotto questo punto di vista KDE sempre più vicino (se non forse superiore) a Windows. Tutto questo consente una gestione avanzata della stampa, soprattutto in rete, con la possibilità di gestire a pieno le code (impostando ad esempio una priorità o pianificandola secondo le nostre esigenze).

Un altro programma del quale è possibile toccare con mano i cambiamenti è KMail, il client di posta di KDE. Rispetto alla versione precedente è stato migliorato il supporto a IMAP e POP, aggiunta la possibilità di creazione di alias di posta e di account multipli e il supporto al formato maildir. Migliorato notevolmente anche il sistema di crittografia delle email.

Anche Konqueror, il browser WEB e filemanager di KDE, presenta alcune novità particolarmente interessanti. Innanzitutto il supporto a Javascript/DHTML, e ovviamente miglioramenti nella gestione delle pagine XML, che promette di diventare un nuovo standard e nel motore per il rendering delle pagine, KHTML. Sono inoltre supportati molti dei plugin disponibili per Windows, come Quicktime e Macromedia Shockwave player. Come filemanager Konqueror migliora di gran lunga la funzione di anteprima, prendendo come punto di riferimento in questo senso Internet Explorer, attuale standard de facto nella visualizzazione delle pagine WEB e filemanager integrato di Microsoft Windows.

In questa release è stato introdotto un nuovo pacchetto, chiamato kdeedu, che comprende tutta una serie di programmi destinati all'"Eduntaintment" (parola nata dalla fusione tra Education ed Entertaintment), il cui scopo è cioè quello di istruire ma nello stesso tempo far divertire l'utente. Fanno parte di questo pacchetto ad esempio KStars, un bel programma dedicato agli appassionati di astronomia, KTouch, un'applicazione indirizzata a chi non ha molta familiarità con la tastiera, KEduca, per la creazione di test, KGeo, un programma per chi vuole imparare la geometria.

Dal punto di vista dello sviluppo KDE ha offre sempre ai suoi utenti KDevelop, un IDE praticamente unico nel suo genere per Linux, notevolmente migliorato. Include comodi wizard e facilita di molto la creazione di applicazioni che utilizzano le kdelibs o le QT, integrandosi perfettamente nell'ambiente grafico.

È inoltre disponibile una versione di KOffice 1.1.1 per KDE 3.0, senza praticamente nessuna novità rispetto alla analoga versione per il "vecchio" ambiente grafico. L'unica novità è proprio la sua stessa presenza: le applicazioni compilate con la vecchia versione delle kdelibs e QT, infatti, non possono girare su questa (nuova) release con queste (vecchie) librerie. È possibile comunque continuare a utilizzare tutti i programmi per KDE 2.2 a patto di lasciare entrambi le versioni delle librerie. Aspettando nel frattempo un porting delle applicazioni verso il nuovo ambiente.

Come annunciato, e già visibile nelle beta che hanno preceduto la release finale, è stato incluso il supporto all'Alpha Blending (che crea gli effetti di semitrasparenze) e l'antialiasing per i font. Da questa release inoltre KDE si è svincolato da quello che era stato per tanto tempo il suo linguaggio di programmazione, il C++: ora è possibile infatti utilizzare anche Java, Objective C e C.

Ultimo particolare, ma non meno importante, che da subito si nota è la grande attenzione che è stata messa per migliorare una delle caratteristiche necessarie ad un ambiente grafico che ambisce a portare GNU/Linux sul mercato desktop: la possibilità di avere delle componenti il più possibile "comunicanti" tra di loro, rendendo cioè KDE un sistema più omogeneo e familiare.

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