Fissato tra gli obiettivi che il sito deve avere caratteristiche di usabilità,
scritte le specifiche, realizzato il sito, occorre verificare che le aspettative
siano state mantenute.Come ogni altra caratteristica, l’usabilità
deve essere dimostrata mediante un collaudo che evidenzi lacune e anomalie.
Le sessioni di prova non devono fermarsi alla verifica della funzionalità
del sito, ma devono includere le attività necessarie a dimostrarne la navigabilità,
l’accessibilità, la compatibilità coi vari browser ed in generale
il rispetto delle regole di usability.
Perché è importante collaudare l’usabilità del
sito
Il corretto funzionamento di un sito è un fatto spesso oggettivamente
dimostrabile. La usability, invece, è anche funzione della psicologia del
visitatore, delle abitudini, delle molte possibili configurazioni, ecc.
Dimostrare che il sito è usabile, quindi, non è fattibile con
una prova sul banco di misura costituito in laboratorio, ma è un’attività
che deve essere condotta sperimentalmente proprio da chi poi il sito lo userà.
Gli sviluppatori, il progettista ed in generale chi ha fatto parte del team
che ha realizzato il sito, sono le persone meno indicate in assoluto per collaudare
la usability del sito. Quest’ultimo, infatti, è sempre perfettamente
usabile per chi l’ha sviluppato!
La formazione del gruppo di collaudo
Il collaudo deve del sito deve essere condotto da persone esterne che non abbiano
con lo stesso altra relazione che essere interessati al suo tema. Il numero delle
persone che comporranno il gruppo di collaudo dipende dalla complessità
dello stesso, dalle prove che si vogliono fare, dal budget e dal tempo disponibile.
Ma quali caratteristiche deve avere il team di test? Ecco alcuni dei punti di
cui tenere conto:
- essere composto da persone con interessi affini al sito, ma anche da possibili
visitatori casuali; - le persone devono avere cultura informatica media, a seconda del sito;
- nessuno deve aver avuto modo di scambiare impressioni ed idee col team che
ha sviluppato il sito; - nessuno deve aver partecipato ad altre sessioni di prove, soprattutto non
su siti della stessa azienda; - devono essere mediamente rappresentati tutti i possibili visitatori.
La composizione del gruppo di collaudo è una delle fasi più
delicate e deve essere attentamente supervisionata dal capo progetto.
Chi deve conoscere le regole dell’usabilità
Non certo i componenti del gruppo! Nessuna spiegazione sull’usabilità
deve essere data a chi farà i test. Le spiegazioni, infatti, falserebbero
completamente la prova, rendendo nulli i risultati.
La conoscenza delle regole sull’usabilità deve essere degli sviluppatori
e soprattutto di chi è responsabile del collaudo (in definitiva, del project
manager).
Al team di collaudo andrebbe chiesto di navigare il sito dando il minimo delle
informazioni, registrando le informazioni senza influenzare modo e tempi d’azione
degli operatori.
Una check list di controllo
Prima che il collaudo inizi, occorre preparare una check list delle cose che
si intende dimostrare in termini di usabilità. La check list non deve essere
data agli operatori, ma serve al project manager (supponendo che sia lui a guidare
la prova) per condurre l’operazione.
Sulla check list devono essere indicate tutte le caratteristiche di cui si
vuole dimostrare la presenza in modo da stabilire:
- se i componenti del gruppo di collaudo sono idonei alle prove;
- se esiste almeno una o due prove per dimostrare ogni caratteristica;
- se vi è sufficiente tempo per tutte le prove;
- per guidare ogni sessione per toccare tutti i temi;
- per porre le giuste domande agli operatori.
In pratica la check list è un documento che consente di riportare, per
ogni persona che effettua i test, una nota per ogni punto da verificare, in modo
da poter compilare un prospetto generale dei risultati. Alcuni punti devono essere
specifici, altri devono avere carattere generale.
La programmazione della sessione
La sessione di prova non può essere lasciata al caso. Seguono alcune
considerazioni:
- se possibile, consentire ai collaudatori di usare il proprio notebook, per
contemplare, così, anche una prova di portabilità; - fissare quali sono le informazioni preventive da date ai collaudatori, fornendo
il minimo delle spiegazioni; - definire quale sono i punti di intervento della persona responsabile del collaudo,
lasciando il massimo dello spazio all’operatore; - prevedere un percorso che consenta di toccare tutte i punti previsti dalla
check list; - evitare le considerazioni con l’operatore durante la sessione;
- inserire nella prova la navigazione di un sito non attinente o di un concorrente,
per meglio evidenziare le eventuali differenze di atteggiamenti.
Controllare il programma della sessione, per verificare che tutte le indicazioni
della check list trovino un riscontro.
Il reporting
Il prospetto con i risultati deve avere una risposta per ognuna delle indicazioni
della check list.
Dalla sessione dovrebbero emergere non solo le anomalie, ma anche gli atteggiamenti,
le difficoltà, i percorsi non previsti intrapresi dal visitatore, gli abbandoni.
Ove possibile, devono essere previste risposte numeriche che consentano di
avere un prospetto globale che sia sunto di tutte le sessioni di prova. Un apposito
spazio dovrebbe essere previsto anche per eventuali note dell’operatore.
Quando fare il collaudo
Fare il collaudo alla fine dello sviluppo del sito, apparentemente scelta logica,
non è sempre la soluzione migliore. Eventuali anomalie gravi riscontrate,
infatti, potrebbero essere difficili da correggere. Una delle fasi deputate ad
essere collaudate è la realizzazione del primo layout grafico. A tal punto,
infatti, sono già rilevabili molte situazioni anomale, malfunzionamenti
e difficoltà d’uso.
Ad un pesante collaudo finale, quindi, sarebbe preferibile avere due sessioni
di test in fasi intermedie della realizzazione. Il collaudo finale dovrebbe essere
solo di tipo funzionale.
Il costo di un collaudo
Il costo del collaudo può avere un suo peso ed è quindi giusto
scegliere una soluzione equilibrata per il progetto.
Alcune considerazioni:
- scegliere un numero di persone sufficienti, ma non eccessivo;
- non serve un grosso compenso per gli operatori. Spesso basta un regalo;
- limitare il numero delle prove e/o la durata delle stesse, per piccoli progetti.
Quattro conti si fanno facilmente e spesso ci si rende conto che i valori ottenuti
non sono così alti in relazione al servizio avuto.
Conclusione
Il collaudo non dovrebbe essere considerato un optional. Stupisce, invece,
come progetti di molti mesi uomo non prevedano che pochissime ore per capire se
il sito è veramente usabile o se questa caratteristica è solo una
fantasia non realizzata di chi ha progettato e fatto realizzare il sito.