Ciò che negli ultimi anni ha incentivato enormemente la diffusione dei PC nelle case è stato senza dubbio il seguito che ha avuto e che sta avendo Internet nella società. L'attenzione di chi sviluppa software si è spostata quindi su una serie di progetti e soluzioni nati per il Web (a torto per molta gente Internet è sinonimo di Web). In questo contesto sono nati e continuano a svilupparsi tutti quelli strumenti per rendere più agevole la navigazione su Internet, in particolar modo i browser. Gli sviluppatori Unix non sono di certo stati fermi a guardare, e grazie anche alla particolare versatilità che i Sistemi Operativi di questa grande famiglia hanno sempre dimostrato nei confronti della Rete, sono nati (o c'è stato il porting) una serie di progetti che avevano come scopo lo sviluppo di un browser. Ecco quindi i vari Netscape/Mozilla, Konqueror, Galeon, Opera, Lynx.
Netscape/Mozilla
Era il lontano 23 Febbraio 1998 quando Netscape decise di rendere pubblico il codice sorgente di Navigator, il suo browser. Nacque così il progetto Mozilla, abbracciato dai programmatori Open Source. Da allora ne è passato di tempo e ora Mozilla è giunto alla versione 0.9. Netscape intanto, grazie anche all'aiuto del codice prodotto dal progetto Mozilla è andato avanti fino alla versione 6. Nel frattempo ha perso il vantaggio che aveva nei confronti del suo diretto concorrente di casa Microsoft, Internet Explorer. Netscape però, a contrario della società di Redmond, non ha mai ignorato Linux, ne sono la prova le sue versioni per il Sistema Operativo del Pinguino e il progetto Mozilla stesso, rimanendo per moltissimo tempo il leader incontrastato tra i browser disponibili su questa piattaforma. Ora la situazione sta cambiando e la concorrenza comincia a farsi sentire anche qui...
Da qualche mese è quindi uscita la versione 6 di Netscape, che ci presenta alcune novità: interfaccia totalmente nuova con la possibilità di personalizzarla a piacimento tramite dei temi, un nuovo motore per il rendering delle pagine, e una serie di tool aggiuntivi che hanno lo scopo di renderlo uno strumento completo per la comunicazione (è presente un client irc e uno per AIM). Caratteristiche che già conoscerete sicuramente se avete avuto modo di provare la versione per Windows.
La novità maggiore e sicuramente più importante è stata quella di iscrivere completamente il motore di rendering delle pagine, utilizzando quello creato dalla comunità Open Source per Mozilla, chiamato Gecko. Gecko si è rivelato molto affidabile sia per la velocità, che per l'accuratezza della riproduzione delle pagine (alcuni test hanno dimostrato la sua superiorità anche nei confronti di Internet Explorer). Se da un lato si sono avuti dei netti miglioramenti in questo senso (Mozilla tra le altre cose è diventato il browser di default dell'ambiente grafico GNOME), dall'altro chi lo prova per la prima volta non può non fare caso all'estrema pesantezza che affligge Netscape 6 e Mozilla che unita ai non rarissimi crash e alle risorse divorate, tende a lasciare con l'amaro in bocca l'utente Linux, abituato a stabilità e leggerezza.
Galeon
Se il progetto Mozilla nel complesso ha lasciato alcune perplessità nel mondo Open Source, va senz'altro elogiato il lavoro fatto per Gecko. Essendo un progetto Open Source è stato quindi possibile riutilizzare delle parti di Mozilla (in particolare il suo motore per il rendering) in altri progetti. Nasce quindi il progetto Galeon, un browser che può vantare una licenza GPL (a contrario di Nescape e Mozilla che hanno una licenza fatta ad hoc per loro), e una leggerezza estrema, soprattutto se raffrontato ai due di cui sopra. Galeon ha la pretesa di essere solo un "semplice" browser, e per ora sembra che ci siano tutti i presupposti per dei buoni risultati. Risulta anche più snello e quindi più stabile in base al principio secondo cui "quello che non c'è non si può rompere". Staremo a vedere cosa ci riserverà in futuro.
Konqueror
Se Galeon ha dimostrato che nel mondo OpenSource tutto può essere riutilizzato e migliorato, Konqueror ci mostra quali sono gli sforzi del team di KDE (il celebre ambiente grafico) per darci uno strumento che faccia sia da browser che da filemanager integrato, proprio come Internet Explorer. Ed è stato proprio Konqueror una delle novità più importanti della versione 2.0 (ora giunto alla 2.1) di questo ambiente grafico, che tra l'altro può anche essere usato indipendentemente da quest'ultimo, installando solo i pacchetti basilari di KDE.
Quello che vi colpirà subito di Konqueror (e più in generale di KDE) è l'estrema raffinatezza grafica e, cosa che probabilmente stupirà molti, perfino più seducente dell'interfaccia grafica di Windows. Tutto questo senza intaccare minimamente la sua stabilità e leggerezza. Infatti Konqueror nel suo uso si è dimostrato senza dubbio uno dei più stabili browser in circolazione, caratteristica che unita alla velocità e accuratezza del rendering ne fanno un ottimo prodotto.
Una cosa sulla quale c'è ancora da lavorare è però il supporto per Flash, Java e Quicktime, anche se si stanno avendo i primi miglioramenti anche in questo campo (è possibile per esempio usare il plugin di Netscape per il Java).
Pur essendo un progetto abbastanza recente, ha già iniziato a ritagliarsi ampie fette degli utenti Linux, grazie anche al grande seguito che ha KDE, soprattutto ora che le QT (le librerie grafiche di Trolltech) sono finalmente rilasciate sotto licenza GPL.
Opera
In questo terreno fertile che sentiva la mancanza di un browser stabile e definitivo a cui fare riferimento, è stata maturata la decisione di Opera, che sviluppa l'omonimo browser, di fare un porting per Linux del suo prodotto. Come Konqueror (e tutto KDE), anche Opera utilizza le librerie QT. Opera è stato sempre ritenuto il browser light per Windows, tanto da essere preferito a Netscape e Internet Explorer sui sistemi che non potevano sopperire alle esose richieste dei due più famosi concorrenti.
Il debutto di Opera nel mondo Linux era avvenuto nel 1999, quando ancora non c'erano grosse alternative a Netscape. Allora però Opera non ebbe molto seguito forse anche per colpa della sua licenza (una "classica" licenza commerciale) che prevedeva il pagamento di 30 dollari per il suo uso, cosa di certo non ben vista dalla comunità OpenSource. Con la versione 5 Opera ha adottato una strategia diversa, il suo uso ora è gratuito a patto di dover "convivere" con un banner posto in alto a destra del browser. Durante le nostre prove Opera si è comportato egregiamente, pur non essendo ancora disponibili il supporto per Java e tutti quei plug-in che ci permetterebbero di gustare la multimedialità del Web (usa quelli di Netscape) nonstante sia già uscita la versione finale per Linux. Opera avrebbe le carte in regola per affermarsi come browser di punta su Linux, se non fosse che molti degli utenti del Pinguino hanno sempre guardato con riluttanza a tutto ciò che non è Open Source (soprattuto se a pagamento). Anche il solo interessamento a Linux e ad altri Sistemi Operativi alternativi a quelli Microsoft (vi sono infatti versioni anche per MacOS e BeOS) è lodevole ed è una scommessa che potrebbe rivelarsi vincente.
Lynx
Lynx È senza ombra di dubbio il browser più leggero, veloce e stabile che esista (e che possa esistere :P ). Come faccio a esserne così sicuro? La mia sicurezza deriva dal fatto che È un browser per console (non risente quindi neanche della pesantezza (e talvolta dell'instabilità) di X), inoltre (e questo è anche il suo limite maggiore), essendo per console, non visualizza le immagini. Risulta quindi una scelta eccellente per la consultazione di documentazione online, ma non permette di godere appieno la navigazione come per i brower classici. Ciò nonostante con Lynx saremo in grado di far resuscitare anche vecchi pc (come 486) per una navigazione leggera e senza troppe pretese. Lynx È anche in grado di utilizzare il protocollo SSL (per le connessioni sicure), cosa non comune a tutti i browser presi in esame (è una delle carenza di Konqueror per esempio), ma ha qualche difficoltà nella lettura delle pagine con frames e tabelle. A queste mancanze ha cercato di sopperire Links, un browser molto simile a Lynx (già nel nome), che in più permette una gestione avanzata dei download e il pieno supporto a frame e tabelle.
Conclusione
Il panorama dei browser per Linux negli ultimi mesi si è arricchito di interessantissime novità, molte nate dalla volontà di alcuni sviluppatori di sopperire a una delle più grosse lacune del Pinguino, altre grazie all'interessamento di società che vedono in Linux un terreno fertile dove potersi creare nuove fette di mercato. Vedremo come si evolveranno questi progetti e se qualcuno riuscirà a imporsi come ha fatto per Windows Internet Explorer, attuale standard de facto, sfruttando magari la sua integrazione a qualche ambiente grafico.