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GoboLinux: un nuovo filesystem

GoboLinux è una distribuzione Linux innovativa che offre un filesystem a misura d'utente
GoboLinux è una distribuzione Linux innovativa che offre un filesystem a misura d'utente
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Alcuni giorni fa è stata rilasciata la versione 0.13 di GoboLinux, una distribuzione Linux innovativa e differente dalle solite riscritture di progetti già esistenti.

GoboLinux non si basa su nessuna delle distribuzioni disponibili sul mercato e introduce, l'unica nel suo genere, una nuova strutturazione del filesystem. In GoboLinux le directroy infatti non vengono più strutturate secondo il classico e, a dire il vero, molto inefficace sistema con cui vengono gestite in tutte le classiche distribuzioni Linux in ossequio al Filesystem Hierarchy Standard (FHS).  In GoboLinux le directory vengono gestite un po' come in Mac OS X: ogni programma infatti conserva i file necessari al suo funzionamento all'interno di una sola directory che a sua volta viene strutturata a seconda dei nomi dei programmi.

In GoboLinux insomma i programmi non lasciano le diverse tracce dei loro componenti in diversi posti del sistema. In questa distribuzione non troverete più una directory /etc destinata a conservare i file di configurazione o una directory /bin destinata ad ospitare i file eseguibili. La struttura è quella semplice ed efficace di un moderno sistema desktop.

In GoboLinux la root della distribuzione è occupata dalle seguenti directory: Programs, Users, System, Files, Mount, Depot.

Figura 1: l'interfaccia di GoboLinux (clic per ingrandire)L'interfaccia di GoboLinux
  • Programs. È la directory principale che contiene tutti i programmi installati nel PC. Ogni sotto-directory è dedicata ad un singolo programma che può essere differenziato anche nelle versioni. All'interno di queste sotto-directory di programma, inoltre, vengono creati tutti i riferimenti a eventuali file di configurazione o variabili.
  • Users. È la directory in cui vengono conservati gli utenti del sistema.
  • System. Contiene i file di sistema più critici.
  • Files. Contiene file non essenziali al funzionamento del sistema, come ad esempio i font o i plug-in dei software.
  • Mount. È la directory da cui si ha accesso ai diversi device come CD-Rom e Penne USB.
  • Depot. È l'archivio per i file degli utenti.

Il sistema, così come descritto, sembrerebbe incompatibile con qualsiasi altro metodo di installazione dei programmi. Tuttavia ciò non è vero. Attraverso un sistema di link simbolici e di script creati ad hoc, il sistema è compatibile con tutti i software creati per le vecchie distribuzioni. La vecchia struttura a directory viene infatti mantenuta, nascondendola, all'interno del sistema stesso.

In GoboLinux è inoltre presente un package manager, un "package building tool" come lo chiamano gli sviluppatori del progetto, chiamato Compile che è in grado di scaricare ed installare programmi esterni usando semplici istruzioni a riga di comando.

La versione 0.13 è basata su KDE 3.5.3 e viene distribuita con un Live CD dal quale è possibile poi avviare l'installazione su disco rigido. Un po' povera la presenza dei programmi: tra quelli disponibili sul Live CD indichiamo OpenOffice nella versione 2.0.3, Firefox nella versione 1.5.0.7 oltre, naturalmente, a diversi programmi presenti nel pacchetto di KDE.

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