I tradizionali sei mesi cui ci hanno abituati gli sviluppatori sono passati, ed ecco giungere, sempre puntuale come un orologio svizzero, l'annuncio del rilascio di Gnome 2.28, ultima versione dell'ambiente desktop basato sulle librerie grafiche GTK+ prima della Gnome 3.0. Nel frattempo, in attesa di quella che sarà una release che sancirà il passaggio ad una nuova concezione di desktop dello spazio di lavoro, vediamo quali sono le principali novità della versione 2.28, che porta con sé interessanti funzionalità e importanti miglioramenti.
Figura 1: Il desktop di Gnome
(da www.gnome.org)
Iniziamo subito con quelle che sono le innovazioni più tangibili, e che riguardano i principali software distribuiti insieme all'ambiente desktop. Un'importante e decisiva svolta arriva dal browser Epiphany, che dopo diversi anni passa da Gecko a WebKit, il motore di rendering open source nato da una costola di KHTML, e attualmente utilizzato anche da Safari di Apple e Chrome di Google. I vantaggi principali provenienti da tale cambiamento riguardano soprattutto le risorse richieste dal browser durante la navigazione, che grazie a WebKit diventano sensibilmente inferiori. Epiphany, inoltre, vede corretti alcuni dei bug che lo affliggono da qualche tempo, anche se è ancora presente uno relativo al salvataggio di alcuni dati nei form delle pagine web, e che verrà risolto solo nella versione 2.30 del browser ufficiale di Gnome.
Con le comunicazioni che vedono nel mondo di Internet una delle maggiori vie, non potevano mancare miglioramenti sotto questo punto di vista: se da Gnome 2.24 ad offrire i servizi di messaggistica istantanea è il client Empathy, Gnome 2.28 introduce alcuni interessanti cambiamenti relativi a questa applicazione, tra cui la possibilità di gestire i contatti tramite semplici operazioni di trascinamento, geolocalizzarli, nel caso in cui questi utilizzino il protocollo XMPP, e condividere con loro il proprio desktop tramite il visualizzatore di desktop remoti Vino. Altri piccoli dettagli sono stati inoltre sistemati, rendendo Empathy un client ancora più completo, ma forse ancora bisognoso di alcune correzioni e implementazioni tali da poterlo rendere sufficientemente competitivo con altri software del settore, quale ad esempio Pidgin.
Il settore della connettività vede l'entrata in scena di Gnome Bluetooth, un modulo dotato di una semplice interfaccia grafica per gestire le connessioni Bluetooth da e verso dispositivi che supportino tale standard, come tastiere, mouse o telefoni cellulari. Va dunque in pensione la tradizionale applet per il Bluetooth cui gli utenti Gnome erano abituati, offrendo dunque uno strumento decisamente più innovativo e funzionale. Il tutto, poi, è integrato con il gestore delle connessioni di rete NetworkManager, che permette dunque di utilizzare il cellulare come punto di accesso ad Internet. Un passo in avanti decisamente importante, considerando la sempre maggiore diffusione delle connessioni UMTS e HSDPA.
Figura 2: Il gestore delle connessioni Bluetooth
(da www.gnome.org)
Nuove funzionalità in arrivo anche da Evince, l'applicazione per la visualizzazione di documenti, che da questa versione offre l'opportunità di appuntare note all'interno dei propri file, potendo dunque gestirli come fossero veri e propri libri sui quali segnare informazioni o appunti vari, e rappresentando dunque una valida soluzione a chi preferisce i libri in formato elettronico. Tra le altre novità, Evince offre inoltre una funzionalità di ripristino dei file visualizzati.
Altre innovazioni provengono dallo strumento per il controllo del volume, che ora permette di gestire nuovi dispositivi audio quali ad esempio subwoofer, e dal riproduttore multimediale Totem, migliorato nelle prestazioni e nei plugin, in particolare quello relativo all'integrazione con YouTube. Passando ai cambiamenti minori, segnaliamo il supporto ai portatili con più di una batteria da parte dell'applet per la gestione dell'alimentazione, la possibilità di masterizzare dati suddividendoli su più supporti CD/DVD, ed un generale miglioramento nell'aspetto grafico dell'ambiente desktop, ora ancora più elegante e usabile che in passato. Per le prossime versioni, inoltre, è attesa l'integrazione con le nuove funzionalità offerte da TomBoy, l'applicazione per la gestione delle note personali, tra cui spicca la sincronizzazione delle stesse attraverso la rete su più computer.
Figura 3: Il gestore del volume
(da www.gnome.org)
Per quanto riguarda gli sviluppatori, c'è da evidenziare come il team di sviluppo abbia messo in atto un'opera di svecchiamento dell'intero catalogo delle librerie ufficiali di Gnome, dichiarando come deprecate quelle ormai in disuso o rimpiazzate da strumenti più moderni ed efficienti, invitando chiunque a non far uso di tali librerie nelle proprie applicazioni. Il tutto sempre in vista di Gnome 3.0.
A lavorare intensamente non sono stati, però, i soli sviluppatori: anche i diversi team di traduzione hanno dato il massimo per rendere disponibile il maggior numero di applicazioni localizzate nelle diverse lingue in cui Gnome è attualmente disponibile; sotto questo punto di vista, gli utenti italiani possono sentirsi soddisfatti, grazie ad un ottimo 99% nelle statistiche di traduzione nella lingua del Bel Paese.
Se le novità in arrivo con Gnome 2.28 sono come al solito diverse, con la versione 3.0 dell'ambiente desktop ci sarà di che restare colpiti: il progetto è attualmente ancora allo stadio embrionale, ma i lavori sono già iniziati da qualche tempo, ed è possibile avere un quadro della situazione attuale delle idee e dei progetti relativi a tale versione tramite il sito ufficiale di Gnome. Innovazioni come Gnome Zeitgeist o la tanto acclamata Gnome Shell avranno sicuramente un impatto importante nel settore desktop: nell'attesa di eventuali sviluppi e delle prime anteprime di versioni vicine a quelle che saranno le funzionalità accennate, non resta altro da fare che testarea la versione 2.28 e sfruttare tutte le novità giunte.