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GNOME 2.26: le novità

Arriva puntuale dopo 6 mesi il nuovo aggiornamento del sistema destkop per Linux: maggiore integrazione dei programmi e diverse novità
Arriva puntuale dopo 6 mesi il nuovo aggiornamento del sistema destkop per Linux: maggiore integrazione dei programmi e diverse novità
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Con un tempismo perfetto rispetto ai piani di rilascio previsti ecco che dopo 6 mesi di sviluppo l'ambiente desktop GNOME si aggiorna alla versione 2.26, come annunciato anche nella mailing list ufficiale del progetto da Vincent Untz, membro del team di sviluppo. Le novità introdotte in questo rilascio sono diverse: vediamo quali sono le principali e cosa porta di nuovo con sè GNOME 2.26.

Brasero, uno dei progetti più interessanti degli ultimi anni e già da tempo entrato a far parte dei pacchetti indispensabili forniti con le principali distribuzioni GNU/Linux, è stato integrato in GNOME quale applicazione ufficiale per la masterizzazione di CD e DVD. Questa nuova versione, poi, presenta alcune novità interessanti, quali ad esempio la masterizzazione di CD audio con possibilità di avere un'anteprima delle tracce selezionate, che possono anche essere tagliate e modificate, supporto ai dischi multisessione, possibilità di utilizzare un editor per creare le copertire dei propri dischi e un sistema per il controllo dell'integrità dei dati masterizzati per evitare brutte sorprese dopo aver salvato dati importanti.

Figura 1: Brasero

Un altro interessante progetto degli ultimi tempi è PulseAudio, ed anche in questo caso gli sviluppatori GNOME hanno finalmente deciso di integrarlo al meglio con l'ambiente desktop, integrandolo all'interno dello strumento per la regolazione dell'audio, che ora presenta nuove funzionalità per la selezione dei dispositivi audio, del volume delle applicazioni e per la gestione dei suoni di avviso. Nei test da noi effettuati in alcuni casi è capitato che non venisse riconosciuta a pieno la scheda audio o che i suoni emessi da alcune applicazioni non venissero riprodotti, ma è bastato configurare al meglio le impostazioni per risolvere ogni problema.

Figura 2: Regolazione dell'audio

Nautilus, il gestore dei file predefinito di GNOME, dopo le importanti innovazioni introdotte nella precedente versione 2.24, presenta ancora alcuni importanti cambiamenti, tra cui va segnalato il miglioramento della condivisione dei file tramite i protocolli HTTP, WebDAV e HTTP. Il riproduttore multimediale Totem è ora in grado di cercare video nel web tramite UpnP e DLNA, grazie al nuovo client Coherence, e permette anche di visualizzare i sottotitoli di film e video cercandoli nel web quando possibile. Anche in questo caso abbiamo riscontrato alcuni piccoli problemi nel funzionamento delle nuove caratteristiche, anche se nel complesso risultano essere sufficientemente efficienti.

Il client di posta elettronica ufficiale, Evolution, introduce come novità il supporto al formato PST di Microsoft Outlook e al protocollo MAPI di Microsoft Exchange. GNOME 2.26 permette anche di gestire contemporaneamente più monitor in maniera migliore rispetto alle versioni precedenti, ed il browser Epiphany presenta una nuova barra degli indirizzi realizzata sullo stile di quella di Mozilla Firefox. Empathy, il client di messaggistica istantanea, permette ora di trasferire file con i propri contatti, di invitare amici alle conversazioni, di utilizzare temi sonori e ha migliorato notevolmente il supporto al protocollo VoIP. Tra le altre novità minori troviamo la possibilità di utilizzare i motori di ricerca OpenSearch con l'applet Deskbar, nuovi effetti visivi, la ricezione di un messaggio di notifica nel caso sia attivo il Caps durante la digitazione di una password e l'integrazione con un sistema per la gestione ed il riconoscimento delle impronte digitali.

Figura 3: Epiphany

GNOME 2.26 vede inoltre l'introduzione delle librerie grafiche GTK+ 2.16.0, rilasciate pochi giorni prima dell'arrivo di questa versione dell'ambiente desktop. Anjuta, l'IDE predefinito, vede l'introduzione di un nuovo motore per la gestione dei simboli, un nuovo sistema per la gestione dei segnalibri e permette una migliore realizzazione e gestione del codice sorgente delle proprie applicazioni.

Nel complesso, gli sforzi compiuti dal team di sviluppo nel corso di questi sei mesi hanno fruttato un miglioramento globale dell'ambiente desktop, grazie soprattutto alle nuove funzionalità introdotte nelle diverse applicazioni ufficiali, e GNOME 2.26 rappresenta sicuramente un aggiornamento necessario per gli utenti che utilizzano tale ambiente desktop. C'è da evidenziare però come gli ultimi rilasci di GNOME non siano stati acclamati allo stesso modo di quelli di KDE, da sempre suo avversario principale nella competizione degli ambienti desktop Open Source: ciò è dovuto probabilmente alla mancanza di innovazioni sostanziali, che con tutta probabilità avverranno solo nella futura versione 3.0, di cui non si conosce ancora molto, se non che potrebbe essere l'evoluzione della versione 2.30 attesa per la prima metà del prossimo anno.

Per testare le novità introdotte in GNOME 2.26 è possibile utilizzare una versione LiveCD dell'ambiente desktop scaricabile tramite il sito Torrent del progetto, sia in formato ISO che in formato per diverse macchine virtuali. Per chi ha invece voglia di compilare i sorgenti direttamente sulla propria macchina sono disponibili i classici GARNOME e JHBuild, strumenti ormai indispensabili per tale scopo.

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