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I giorni passano, e la data prevista per l'arrivo di Cambridge, il nome in codice di Fedora 10, si avvicina sempre più: secondo i piani di rilascio previsti dagli sviluppatori il tanto atteso giorno dovrebbe essere il prossimo 25 Novembre. Oltre alle classiche versioni Alpha e Beta, da qualche settimana è disponibile anche una Preview della distribuzione, che permette di avere un'anteprima delle novità incluse in Fedora 10. Cerchiamo di capire quali sono stati i miglioramenti apportati dal team di sviluppo, e quali sono invece gli aspetti da migliorare prima del rilascio della versione stabile.
Tempi di avvio ed installazione
Uno dei punti cardine di questa nuova versione di Fedora riguarda i tempi di avvio: grazie all'introduzione di Plymouth, un nuovo sistema di avvio grafico che rimpiazza il classico RHGB, i tempi stimati per passare dalla fase di boot all'utilizzo del sistema operativo sono di circa 30 secondi.
Tale stima è da considerarsi puramente indicativa: molto dipende, infatti, dalle caratteristiche della macchina in questione. È da sottolineare, però, come gli sviluppatori abbiano svolto un ottimo lavoro: avviando l'immagine LiveCD della Preview di Fedora 10 attraverso una macchina virtuale, infatti, i tempi di avvio si avvicinano a tale previsione.
Dopo aver avviato la distribuzione in modalità Live, è possibile come al solito passare all'installazione del sistema operativo sul proprio disco fisso. L'installer, l'ormai collaudato Anaconda, si presenta in tutta la sua semplicità e intuitività, risultando sotto certi aspetti ancora più immediato di quello utilizzato da Ubuntu 8.10. Tra le novità che lo riguardano più da vicino vi è l'introduzione di NetworkManager per la gestione della rete.
I tempi necessari all'installazione sono nella norma, anche se a volte capita che il processo si blocchi, obbligando l'utente a riprendere dall'inizio. Tale problema, però, si spera venga corretto dagli sviluppatori nella versione finale della distribuzione.
Kernel e riconoscimento hardware
Ogni rilascio di una nuova versione di una distribuzione viene quasi sempre accompagnato dall'introduzione dell'ultima versione disponibile del Kernel Linux: Fedora 10 monta la tanto acclamata versione 2.6.27, che permette di risolvere diversi problemi di compatibilità hardware. In questo modo, dunque, Fedora si colloca sullo stesso piano di Ubuntu, migliorando il supporto a diverse periferiche WiFi precedentemente non riconosciute a pieno.
Tra le altre novità riguardanti il settore hardware, ne arrivano di importanti dal mondo delle stampanti. Fedora 10, infatti, permette di utilizzare una quantità vastissima di dispositivi predisposti alla stampa, e la loro gestione è resa molto più semplice dal miglioramento dell'interfaccia grafica dei relativi strumenti. Maggiori dettagli sono disponibili nel Wiki ufficiale, che descrive dettagliatamente tali novità.
Connettività
La connettività è diventata ai giorni nostri una caratteristica assolutamente da non trascurare per ogni distribuzione. Fedora 10, sotto questo punto di vista, introduce importanti miglioramenti, riguardanti diversi ambiti.
Oltre alle già citate innovazioni riguardanti il supporto di schede WiFi, interessanti novità arrivano anche dalla condivisione della connessione alla rete: nel caso si possegga un computer collegato ad Internet, infatti, sarà possibile creare una rete WiFi grazie alla quale altri computer collegati alla stessa rete potranno navigare nel web, usufruendo della connessione ad Internet della prima macchina.
Grazie all'aggiornamento di BlueZ, il set di strumenti per la gestione di dispositivi Bluetooth, alla versione 4.0, Fedora 10 è in grado di gestire al meglio tali tipi di connessioni; miglioramenti, inoltre, arrivano anche dalla gestione delle connessioni ad infrarossi.
Ambienti Desktop
Anche gli ambienti desktop disponibili in Fedora sono stati aggiornati. La versione di anteprima della distribuzione include GNOME 2.24.1 e KDE 4.1.2, ultime versioni stabili di entrambi. Un'interessante novità riguarda la possibilità di utilizzare Sugar, l'interfaccia grafica tipica degli OLPC.
In generale, Fedora 10 si presenta come al solito elegante e pulita nel suo desktop, includendo sulla scrivania solo le icone indispensabili. Il menù per la gestione del sistema tipico di GNOME è stato organizzato in maniera leggermente diversa, raggruppando gli strumenti per categoria e rendendolo quindi più intuitivo. Il tema grafico utilizzato è Nodoka.
File System
Fedora 9 ha visto l'introduzione in fase sperimentale di Ext4, da molti considerato il file system del futuro. Fedora 10 migliora tale aspetto, supportando a pieno le potenzialità di Ext4 e mettendo a disposizione alcuni strumenti per la sua gestione. In fase di installazione, è possibile scegliere questo file system per la formattazione delle partizioni, anche se un suo completo funzionamento si avrà con la versione 2.6.28 del Kernel Linux. Tra gli altri file di sistema disponibili, oltre a quelli più comunemente diffusi, vi sono XFS e eCryptfs.
In definitiva, questa versione di Fedora 10, nonostante sia molto vicina a quella che sarà la versione finale, sembra avere ancora qualche piccolo problema di funzionamento, risultando in alcuni casi ancora immatura. I giorni che ci separano dal rilascio finale non sono molti, ma nel frattempo gli sviluppatori avranno certamente dato il massimo per migliorare la distribuzione.