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Emulare Windows in Linux con Qemu

Una breve guida all'utilizzo di Qemu, un emulatore di Windows che consente di installare il sistema di Redmond all'interno delle distribuzioni Linux
Una breve guida all'utilizzo di Qemu, un emulatore di Windows che consente di installare il sistema di Redmond all'interno delle distribuzioni Linux
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Talvolta può essere utile, altre volte è
invece
necessario, non rinunciare sotto GNU/Linux ad alcune applicazioni
disponibili solo per sistemi operativi Microsoft. Le possibili
soluzioni a questo punto sono molteplici, ma restringibili a due
approcci
: cercare di far andare le applicazioni sotto
GNU/Linux usando
WINE o un'applicazione derivata, oppure emulare completamente un PC e
installarvi su di esso una copia del sistema operativo.

È innegabile che la prima ipotesi sia la
più
economica, in quanto non è richiesta nessuna licenza del
sistema operativo Microsoft, ma non è certo che tutte le
applicazioni siano in grado di essere eseguite con successo. Emulare
un
P
C invece, per quanto più dispendioso di
risorse (economiche
e di sistema), è  la scelta in grado di dare la
maggiore probabilità di successo (ma è anche
più articolata da usare). 

Fino a qualche anno fa questa
ultima scelta sotto GNU/Linux era attuabile solo tramite un programmi
commerciali a pagamento, come Vmware o Win4Lin. Da diverso tempo
però è possibile usare anche Qemu,
un programma
analogo, che a differenza dei due sopracitati non ricorre a una
virtualizzazione, ma a una vera e propria emulazione della CPU. Questa
soluzione, per quanto più lenta, garantisce però
la possibilità di eseguire con successo anche codice binario
per architetture non x86. Pacchetti di Qemu sono disponibili ormai per
tutte le distribuzioni, per cui controllate sui CD di installazione e
con buona probabilità lo troverete già
lì. 

Vediamo quindi quali sono i passi per creare
una
macchina virtuale
sulla quale eseguire un nuovo sistema
operativo, sia
esso un'altra distribuzione GNU/Linux o Windows. Come prima cosa
dobbiamo creare un'immagine che Qemu vedrà in seguito come
disco fisso, in modo da non fargli accedere direttamente al filesystem.
Il comando:

qemu-img create -f qcow sistema.qcow 12G

Creerà un'immagine dal nome sistema.qcow,
grande 12 GByte (il
12G finale, può anche essere specificato in MByte, in
questo caso al posto della G andrà usata la M). Il formato
qcow consente di non allocare direttamente tutto lo spazio
dell'immagine: a mano a mano che il nostro disco fisso virtuale
verrà occupato questo file aumenterà di
dimensione. A questo punto sarà possibile lanciare Qemu e
l'installazione del sistema operativo usando il comando:

qemu -cdrom /dev/cdrom -boot d sistema.qcow

L'opzione "-cdrom" specifica quale sarà il
dispositivo che
Qemu utilizzerà come Cdrom (in questo caso
/dev/cdrom). È importante notare come non sia
necessario ricorrere
direttamente a un device: è possibile ad esempio creare
un'immagine usando "dd" e fare in modo che essa sia vista
come Cdrom.
L'opzione "-boot d" fa in modo di eseguire il boot Cdrom. Una
volta
installato il sistema operativo sarà possibile lanciare Qemu
senza questa opzione (e senza neanche "-cdrom"). Ad esempio:

qemu sistema.qcow

Lancerà una macchina virtuale utilizzando come
immagine per
il disco fisso sistema.qcow, che verrà usata anche come
periferica di boot.

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