L’effetto che presentiamo in questo tutorial viene definito in diversi modi; io preferisco chiamarlo 'effetto al tratto'. In grafica la definizione 'al tratto' significa che l’immagine ha colori netti, senza sfumature e senza passaggi di tonalità fra un colore e l’altro.
La fotografia con questo effetto grafico che negli anni ha riscosso maggior successo fu la foto di Che Guevara, la prima e venne stampata su diversi supporti, dai giornali alle bandiere alle magliette, rappresentando dagli ‘60 in poi l’icona della libertà e della rivoluzione in tutto il mondo.
Molti poi hanno copiato tale tecnica, e se si vuole richiamare e ricordare l’effetto, ancora oggi si dice appunto 'effetto Che Guevara'.
Abbiamo preso come base una fotografia di un noto attore americano, Paul Newman (figura 1).
Qui di seguito, invece, le anteprime dell’immagine con l’effetto finale, la prima ottenuta con Photoshop (figura 2), la seconda con Illustrator (figura 3). A prima vista sembrano uguali, ma esiste una sostanziale differenza che spiegheremo nel capitolo riguardante il passaggio in Illustrator.
Realizzazione
Dopo aver aperto la foto in Photoshop duplichiamo il livello (operazione fondamentale, ricordiamolo, per non “distruggere" l’immagine originale preservandola dalle regolazioni e dagli altri effetti che andremo ad applicare).
Al livello 'sfondo copia' applichiamo il livello di regolazione Bianco e nero dall’icona (Nuovo livello di riempimento o regolazione) posizionata sotto alla finestra Livelli (figura 5).
Dopo avere convertito il livello in Bianco e nero (scala di grigi) (figura 6)...
...applichiamo un nuovo livello di Regolazione, questa volta di tipo Livelli (figura 7):
Con questa regolazione, agendo sul cursore (figura 8), rendiamo i bianchi della foto più bianchi possibili, eliminando qualsiasi “sporco” e rendiamo i neri più intensi:
Nel regolare il cursore dei bianchi, dei neri e dei grigi (quello centrale) dobbiamo stare attenti a non perdere il dettaglio degli elementi chiave dell’immagine (occhi, naso e bocca). A questo punto, già si incomincia ad intravedere l’effetto, anche se non è ancora quello
che desideriamo ottenere.
Ora applichiamo un ulteriore livello di regolazione Soglia (figura 9); nella palette Livelli si crea un nuovo livello di regolazione 'Soglia 1':
Applicando questa regolazione si aprirà la finestra 'Soglia'; portiamo il cursore a destra per aumentare il punto di soglia (figura 10). In questo caso lo portatiamo a 165:
Non tutte le immagini sono uguali, per cui il punto di soglia va aumentato in base a quello che si vuole ottenere. Ricordate però che se si porta il cursore a destra si aumentano i dettagli del nero, se lo si porta invece a sinistra si perdono questi dettagli (figura 11):
Bene, a questo punto l’immagine sarebbe pronta, ma abbiamo un piccolo problema... Ricordate che abbiamo scaricato l’immagine di Paul Newman da internet, quindi, la risoluzione di questa immagine risulterà troppo bassa per poter realizzare qualsiasi cosa in modo apprezzabile. Andiamo a dare un’occhiata alle dimensioni dell’immagine (figura 12)...
Infatti, l’immagine ha una risoluzione di 72 pixel/pollice e una dimensione in cm di 6,49 di larghezza e di 8,53 di altezza; dando un’occhiata al volto dell’attore, vediamo che è tutto “pixellato" e i contorni sono “scalettati", tipico effetto di un’immagine a bassissima risoluzione. Il nostro scopo finale è quello di stampare questa immagine su una maglietta, le misure dovranno essere almeno di 20 cm in altezza e la larghezza in proporzione. Per permettere un’ingrandimento dell’immagine a queste proporzioni, l’unica soluzione è quella di “vettorializzarla"; ecco spiegato il motivo del passaggio in Illustrator! Ora vedremo quindi come rendere l’immagine in vettoriale.
Diamo un’occhiata alla palette dei Livelli. Abbiamo 5 livelli, 2 con l’immagine e 3 di regolazione (figura 13):
Per continuare il nostro lavoro dobbiamo unire il livello 'sfondo copia' con i tre livelli di regolazione. Abbiamo due soluzioni per fare questa operazione.
La prima (figura 14): togliamo la visualizzazione al livello 'sfondo' (cliccando sull’icona dell’occhio posizionata a sinistra del livello), apriamo la finestra a comparsa (cliccando in alto a destra della palette Livelli) e clicchiamo su 'Unisci visibili':
I livelli visibili diventano un unico livello (figura 15):
La seconda tecnica: dalla palette Livelli, selezioniamo il primo livello, quello più in alto (figura 16).
Poi premiamo i tasti Cmd+Alt+Shift+E (Mac) oppure Ctrl+Alt+Shift+E (Windows). Sopra il livello selezionato ne appare un altro che “somma" in uno unico tutti livelli visibili, compresi quelli di regolazione, senza eliminarli (figura 17):
La differenza tra le due opzioni è sostanziale: con la prima i livelli vengono uniti in uno unico. Se volessi cambiare delle regolazioni applicate, non potrei più farlo; con la seconda, invece, i livelli vengo uniti senza essere eliminati, creandone uno nuovo con la somma di tutti quelli sottostanti. Se volessi cambiare una o più regolazioni applicate precedentemente lo potrei fare tranquillamente; prima eliminiamo il livello unico precedentemente creato, applichiamo la nuova regolazione, e poi rifacciamo l’operazione della creazione del livello unico. A questo punto, tenendo selezionato il livello “unico" superiore, creiamo una selezione dell’intera immagine, la copiiamo e la incolliamo in un nuovo file (figura 18):
Bene il lavoro in Photoshop è terminato; salviamo, chiudiamo il file e apriamo Illustrator.
Lavorare con Illustrator
In Illustrator creiamo un nuovo documento in formato A4; ora dobbiamo inserire il file creato in Photoshop: dal menu File > Inserisci (figura 19)...
... e inseriamo il documento che abbiamo chiamato 'newman_bn.tif' (fig. 20):
Selezioniamo l’immagine appena inserita con lo strumento selezione, dal menu Oggetto > Ricalco dinamico > Opzioni di ricalco (figura 21):
Si aprirà la finestra 'Opzioni di ricalco' (figura 22):
Diamo un’occhiata alle varie opzioni (figura 23). Innanzitutto vi suggerisco di sistemare la finestra 'Opzioni di ricalco' in modo da avere sott’occhio l’immagine ben visibile. Prima di aprire la finestra delle 'Opzioni di ricalco', ingrandite la visualizzazione dell’immagine con lo strumento Lente d’ingrandimento, in modo di avere ben visibili i vari cambiamenti subiti dalle opzioni che applicheremo (figura 23).
Come prima azione, attiviamo l’opzione Anteprima; attivando questa opzione ogni applicazione che andremo ad impostare sarà visualizzata in tempo reale sull’immagine, facendocene vedere l’immediato cambiamento e dandoci così la possibilità di aumentare o diminuire i vari parametri dell’applicazione stessa.
Portiamo il menu a tendina su Bianco e nero e applichiamo un livello Soglia che non cambi troppo i “connotati" alla nostra immagine. In questo caso abbiamo scelto un livello di soglia pari a 128. Ricordiamoci che l’immagine è un’immagine raster, quindi formata da pixel; questi pixel, specialmente nei contorni, creano un effetto “scalettato" perciò, utilizzando l’opzione Sfocatura, potremo diminuire questo effetto donando ai bordi un contorno “arrotondato". L’opzione Sfocatura deve essere calibrata coerentemente con l’opzione Ricampiona con la quale possiamo per l’appunto “ricampionare" l’immagine, aumentando i pixel con cui è formata.
In questo caso la nostra immagine ha una risoluzione di 72 pixel/pollice, quindi agendo sul relativo cursore abbiamo portato al massimo il livello dei pixel consentito dalla scala dell’opzione Ricampiona, che è di 600, mentre abbiamo impostato la Sfocatura a 5 px. Con le impostazioni che abbiamo inserito in questa finestra si può constatare che l’immagine non ha perso i dettagli originali e che i contorni hanno subito un miglioramento, da “scalettato" ad “arrotondato".
Potremmo riternerci soddisfatti ma abbiamo un’ultima opzione da attivare, la Corrispondenza tracciato; con questa opzione diminuiamo il fattore angolo dei vari pixel che verranno trasformati in tracciato vettoriale. Le altre opzioni le lasciamo inalterate, perché nel nostro caso non ci aiuterebbero più di tanto a migliorare la vettorializzazione dell’immagine.
Nella figura 24 vediamo i vari valori inseriti nelle rispettive opzioni che abbiamo spiegato e visualizziamo la nostra immagine come risulterà dopo aver dato l’ok cliccando sul pulsante Ricalca posizionato in alto a destra della finestra:
A questo punto dobbiamo eseguire un’ultima operazione per “fissare" sull’immagine l’effetto che abbiamo applicato. Selezioniamo la “figura" e dal menu Oggetto clicchiamo su Espandi (figura 25):
In figura 26 si visualizzano i vari punti di ancoraggio dell’immagine tipici di un disegno vettoriale i quali, volendo, sono modificabili singolarmente come in ogni forma realizzata in Illustrator. Questa immagine così trasformata può essere ingrandita quanto si vuole, anche grande come la parete di una stanza, senza perdere nessun dettaglio e senza “dipendere" dalla risuluzione dell’immagine; questo perché un’immagine vettoriale non ha risoluzione in quanto è formata da tracciati vettoriali e non da pixel.
Ora facciamo un paragone visivo di un particolare ingrandito tra le due immagini, quella in bitmap (a pixel) e quella vettoriale appena realizzata (figura 27). Si può notare a sinistra l’immagine non vettoriale realizzata in Photoshop, a destra la stessa immagine dopo aver subito la “vettorializzazione" in Illustrator:
A questo punto abbiamo la mia immagine di Paul Newman in vettoriale e possiamo mandare il file a chi mi stampa le magliette per la realizzazione (fig. 28).