In un nostro precedente articolo abbiamo visto come sia possibile utilizzare anche sotto Linux le moderne tecnologie per il risparmio energetico. Il progetto preso in esame era Powernowd e consente in maniera molto semplice di ottimizzare l'utilizzo della CPU e il consumo di energia con la conseguenza di diminuire anche il riscaldamento, cosa non di poca importanza. Questo grazie al supporto presente direttamente a livello kernel, cpufreq, che offre agli utenti (ma soprattutto agli sviluppatori) un'interfaccia sulla quale agire per modificare il comportamento del sistema (in questo caso di una delle sue risorse, la CPU).
In particolare questi file sono accessibili sotto /sys/devices/system/cpu/cpu0/cpufreq
ed è grazie a questo che Applet, Gui, Plugin riescono a variare la frequenza del vostro processore. Vi è ad esempio un'Applet proprio di GNOME, disponibile tra quelli ufficiali, chiamato appunto cpufreq-applet in grado di offrire una semplice ma efficace interfaccia che vi consente di scegliere al volo la velocità del processore che preferite tra quelle disponibili (vi ricordo infatti che ogni CPU consente di scegliere solo tra alcune velocità di clock). Analogamente a cpufreq-applet c'è kcpufreq, l'equivalente applet per KDE.
Se non siete appassionati degli ambienti grafici invece esistono diverse possibilità. Vi è ad esempio CPUSpeedy, un programma scritto in Python da uno sviluppatore italiano, Gabriele Giorgetti, che è in grado di svolgere in maniera agevole ed efficiente il proprio lavoro. Inoltre l'interfaccia fa visualizzare anche la temperatura della CPU, in modo da avere un riferimento qualora volessimo evitare surriscaldamenti. Questo può essere eseguito da console, senza bisogno quindi dell'interfaccia grafica oppure da X, in questo caso utilizzerà le GTK+ per la GUI. Ammette diversi livelli (minimum, low, medium, high, maximum), ognuno indicante una particolare frequenza. Se lanciamo ad esempio cpuspeedy low
verrà impostato cpufreq per far andare la CPU con una velocità bassa.
Di programmi che sfruttano questa feature dei processori ve ne sono veramente tanti per Linux. Anche gli amanti di Gkrellm, il fantastico monitor di sistema, personalizzabile e ampliabile per mezzo di comodi plugin, troveranno certamente utile gkrellm2-cpufreq. Inoltre, una libertà in più viene offerta dall'interfaccia stessa del kernel: chi vuole, senza dover necessariamente ricorrere ad appositi programmi, può agire sul funzionamento del microprocessore semplicemente andando a modificare dei file di testo; ce ne è quindi per tutti i gusti, basta solo scegliere il programma che più vi piace.