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Come scegliere l'indirizzo e il genere del sito

Suggerimenti per la scelta dell'URL del proprio sito e della sua identità comunicativa
Suggerimenti per la scelta dell'URL del proprio sito e della sua identità comunicativa
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In collaborazione con Netsemiology.com

URL: nome e cognome del sito

La buona navigabilità e l'efficace comunicazione in un sito comincia da subito, ancora prima della sua realizzazione effettiva. È necessario curare con attenzione tutti quei particolari che ad un primo sommario esame potrebbero sembrare non fondamentali, ma che diventano sempre più importanti, quando ci si accorge che ciò che fa la differenza in un sito non è tanto essere presenti online, quanto piuttosto essere in grado di comunicare bene con questo nuovo medium.

Ad esempio, scegliere un'URL di facile memorizzazione e che ricordi immediatamente il nome dell'azienda e l'argomento principale trattato non è cosa da considerare poco importante.

È importante che l'indirizzo Web sia corto, pregnante e sintetico, affinché lo si possa ricordare, dopo averlo letto su una pagina di giornale o averlo notato su un cartellone pubblicitario mentre si sta viaggiando in metropolitana; se un navigante ha intenzione per esempio di acquistare un regalo per un compleanno o un matrimonio, sarà infatti abbastanza difficile riuscire a ricordare un indirizzo come ad esempio www.rossi/la-casa-del-regalo.biz per raggiungere un sito che offre la possibilità di visionare liste nozze, porcellane o articoli per la casa; molto più facile sarà ricordare una URL di questo tipo: : www.ilregalo.it.

La URL deve essere presumibile, in quanto il navigante, prima di cercare il sito web di suo interesse sui motori di ricerca, proverà a immaginarsi l'indirizzo Internet più probabile per quella determinata azienda o prodotto e a digitarlo, con il rischio di navigare altrove nel caso di mancato ritrovamento.

Un'URL chiara e facilmente richiamabile alla memoria è un ottimo biglietto da visita per un sito web che voglia imporsi per le sue caratteristiche di comunicazione efficace.

Attenzione inoltre al suffisso, sorta di cognome del sito. Il suffisso .it è sinonimo di "made in Italy" e, per così dire, firma con il nome evocativo dell'Italia, patria delle bellezze naturali e artistiche, della moda e della creatività. Meno adatto ad essere usato, però, con siti scientifici, tecnologici e che abbiamo interesse a sottolineare la propria internazionalità.

Il .com, mette in evidenza lo spirito internazionale di un sito e la sua valenza commerciale. I suffissi .org e .net sono percepite dal navigante come indicazioni della presenza di istituti universitari e associazioni no-profit, non sono quindi adatti a siti commerciali o che non siano in qualche modo collegati a questo genere di istituzioni. I nuovi suffissi .biz, .tv e via dicendo non sono ancora entrati a far parte dell'immaginario collettivo del popolo dei naviganti e quindi occorre porre attenzione nel loro utilizzo: si rischia che l'utente non riesca a ricordarli.

Quanto più tali regole vengono seguite da coloro che progettano i siti web, tanto più la comunicazione sarà efficace, evitando inutili sprechi di capitale alle aziende con la costruzione e la messa online di siti su cui quasi nessuno naviga a causa della loro scarsa capacità attrattiva.

Genere e tipo: la costruzione della identità

In questa fase è operazione indispensabile è quella di definire immediatamente sia il genere che la tipologia del sito che ci stiamo preparando a realizzare: è insomma determinante sapere se si vuole creare un portale generalista o un vortal, un motore di ricerca, una webzine, una directory o un sito monotematico. Per ognuna di queste realtà comunicative è necessario seguire regole diverse, al fine di offrire al navigante la massima qualità dei servizi ed i contenuti, sia grafici che testuali, più consoni.

La Net Semiology ha classificato i siti secondo la seguente tassonomia:

  • Portale Generalista
  • Motore di Ricerca
  • Portale Verticale
    • Istituzionale
    • Finanziario
    • Scientifico
    • Editoriale
    • Commerciale
    • Educativo
    • Intrattenimento
  • Webzine
    • Istituzionale
    • Finanziario
    • Scientifico
    • Editoriale
    • Commerciale
    • Educativo
    • Intrattenimento
  • Sito
    • Istituzionale
    • Finanziario
    • Scientifico
    • Editoriale
    • Commerciale
    • Educativo
    • Intrattenimento
    • Personale

Quando parliamo di Portale generalista, indichiamo quel particolare genere di sito contenitore (un esempio può essere www.msn.it oppure www. tiscali.it) nel quale si trovano informazioni di ogni genere, adatte a tutti, con offerta di link a siti, servizi vari, directory e organizzati in modo da fidelizzare il navigante.

Un vortal è un Portale verticale, ovvero dedicato ad una nicchia di pubblico (comunque molto numeroso) in cui sono presenti notizie, servizi, directory e link a siti solo relativi ad un determinato argomento. Un esempio di portale verticale era Napster, dedicato alla musica oppure pharmaidea.it, dedicato al mondo delle farmacie, oppure lo stesso HTML.it, dedicato i webmaster.

Un motore di ricerca è www.google.it oppure www.alltheweb.com. Si tratta di uno spazio web in cui, attraverso un motore collegato ad un database, si può, in modo estremamente veloce, recuperare attraverso una parole chiave o un insieme di parole chiave, tutti i siti in cui tale termine è citato. Se si digitano le parole chiave cannoli alla siciliana verranno elencati tutti siti che trattano questo argomento.

La webzine è una publicazione periodica che sia fruibile solo online. Ad esempio www.netsemiology.com è una webzine, www.apogeonline.com è una webzine. Repubblica.it non è una webzine in quanto esiste anche il suo corrispondente cartaceo.

Infine esistono i siti monotematici, in cui si tratta di un argomento (o di più argomenti, ma sempre correlati). Il sito monotematico è quello più conosciuto e più frequentemente presente in Rete.

L'ultima tendenza della Rete è ora la creazione dei weblog, ambienti dove i naviganti possono essere passivi , per esempio leggendo i testi scritti da altri o attivi , scrivendole essi stessi, e possono addirittura integrare testi scritti da altri. per il momento questo genere non interessa alla nostra trattazione.

Nel caso di un sito monotematico, vortal e webzine, si dovrà definire il tipo, se finanziario, istituzionale, didattico, informativo, editoriale o di intrattenimento. Questo per riuscire a stabilire le linee guida atte a fornire i migliori contributi contenutistici per ognuno di tali generi comunicativi, evitando contaminazioni e commistioni fra di essi che, fatta eccezione per i portali generalisti, non sono "mescolabili" in un sito web monotematico, in quanto provocherebbero confusione nei naviganti.

Trovare, per esempio, una sezione colorata, allegra, festosa, dedicata ai viaggi in un sito finanziario complessivamente sobrio ed autorevole, provocherebbe disorientamento percettivo in chi naviga, a causa dell'insieme delle immagini, del cromatismo e del design molto discordanti tra loro.

Il rischio di tale disomogeneità è che il navigante sia infastidito da tale disorientamento, non riconosca all'azienda finanziaria in questione abbastanza autorevolezza e non sia più indotto a navigare oltre nello stesso sito cercando altrove le informazioni di cui ha bisogno

Medesimo effetto provocherebbe trovare una sezione dedicata alle quotazioni in borsa in un sito dedicato ai bambini.

A ciascuna di queste categorie, portali generalisti o verticali, motori di ricerca, directory, webzine o siti monotematici, corrispondono regole da seguire, dal punto di vista testuale, grafico e strutturale anche per non determinare casi di decodifica aberrante.

Se prendiamo in considerazione il sito monotematico di una assicurazione, occorrerà, per esempio, evitare che i colori predominanti nelle sue pagine siano l'arancione, il rosso o il giallo che sono comunemente percepiti come colori giocosi, spiritosi e caldi, preferendo invece l'utilizzo del blu, del verde, delle gradazioni dell'azzurro che sono invece i colori più usati per esprimere serietà, autorevolezza, rigore e stabilità; questo per evitare che il navigante interpreti non correttamente il messaggio, legando a quella società assicurativa non tanto l'idea della sicurezza e della serietà quanto quella del tempo libero.

D'altra parte usare il colore blu per dare una immagine spensierata e allegra, vacanziera e dedita al tempo libero perché esso ricorda il mare, le onde e quindi l'estate, è assolutamente errato. Questo è un colore che gli studi sulla percezione umana hanno catalogato come "freddo" e adatto a contesti lavorativi, economici, finanziari, istituzionali. Ecco un caso lampante di errore comunicativo determinato dall'errato utilizzo di un codice cromatico. Insomma anche i colori lanciano messaggi intensissimi ed occorre saperli gestire con oculatezza.

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