CentOS è una distribuzione basata su RHEL (Red Hat Enterprise Linux) ovvero il sistema operativo del Pinguino realizzato dalla storica azienda Red Hat, una delle prime al mondo ad aver sviluppato un sistema basato sul kernel Linux ed ad averlo sdoganato commercialmente per l'ambito aziendale. CentOS è sostanzialmente la versione "community based" di RHEL, dunque mutua tutte le principali funzionalità da quest'ultimo sistema operativo. Inoltre il suo team di coder cerca sempre di mantenere una piena compatibilità binaria con RHEL.
CentOS è dunque perfetta per tutti coloro che necessitano di un ambiente di lavoro stabile e rodato, come appunto quello offerto da Red Hat Enterprise Linux, ma non desiderano pagare per poter ottenere il media d'installazione ed il supporto clienti offerto dalla società americana. CentOS infatti è completamente gratuita ed è possibile reperire supporto dai volontari del progetto tramite il forum ufficiale.
Fino a qualche anno fa CentOS adottava un modello di sviluppo e di rilascio simile a quello di RHEL. Tuttavia a partire dal 2020 il suo team ha deciso di passare ad un approccio "rolling release" abbandonando quindi il sistema di major release ancorato alle versioni di RHEL.
Per ovvie ragioni CentOS è una distribuzione dedicata principalmente al mondo enterprise o all'ambito server. Tuttavia può essere utilizzata senza problemi anche sui normali computer Desktop dato che dispone di tutta una serie di strumenti integrati davvero flessibili che possono adattarsi senza problemi alle esigenze quotidiane dei comuni utenti PC.
Requisiti hardware minimi
Per poter installare ed utilizzare correttamente CentOS è necessario un computer dotato di una CPU dual-core con 2GB di memoria RAM. Inoltre sono richiesti almeno 20GB di spazio sul disco fisso da dedicare interamente al sistema operativo ed alle varie applicazioni presenti nel file ISO. Per quanto concerne il media d'installazione è richiesto una pendrive USB da 16GB.
Creazione del media d'installazione e primo boot
Dopo aver eseguito il download del file ISO di CentOS dal sito ufficiale del progetto, ci si può rivolgere ad uno dei tanti tool dedicati al flash della distribuzione su pendrive USB. Noi vi consigliamo di affidarvi alla comoda utility open source chiamata Rufus. Si tratta di un programma gratuito davvero semplice ed intuitivo che può essere sfruttato senza problemi da qualsiasi utente, anche da coloro che sono alle prime armi con l'informatica, compresa la realizzazione di bootlable media di altre distribuzioni Linux.
Dunque una volta scaricato l'eseguibile di Rufus bisogna avviarlo con un click. Successivamente selezioniamo il pendrive USB da utilizzare, attraverso il menu "Dispositivi/Unity". Poi tramite il pulsate "Seleziona" si deve indicare a Rufus il file ISO della distribuzione da sfruttare durante il procedimento. Infine basta pigiare sul tasto "Avvia" per far partire la procedura che dovrebbe durare qualche minuto.
Terminato il tutto passiamo al riavvio del PC ed andiamo poi ad indicare manualmente ad UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) il dispositivo da cui eseguire il boot. Per conoscere la combinazione di tasti da premere per accedere al boot media menu bisogna consultare il manuale della propria scheda madre o del notebook in nostro possesso. In alternativa è consigliabile cercare sul sito del produttore il service manual del modello di motherboard da noi utilizzato.
Non appena avremo selezionato il pendrive USB come dispositivo di avvio ci ritroveremo davanti ad una schermata del genere:
A questo punto selezioniamo dunque la voce chiamata "Install CentOS" per far partire il wizard d'installazione della distribuzione.
Installazione e configurazione
Questo primo step di setup ci permette di inserire alcune informazioni di base sul nostro sistema come la lingua da utilizzare, il partizionamento del disco fisso ed il tipo di software da installare.
È possibile dare a CentOS l'accesso a tutto il disco fisso cosi da formattarlo ed utilizzarlo completamente per tale sistema operativo. Oppure se lo si desidera si può accedere ad un programma di partizionamento molto completo con cui creare manualmente le partizioni e nel caso generare anche una configurazione dual boot con più distribuzioni.
Se necessario anche la configurazione di rete può essere eseguita nei minimi dettagli fin dal primo avvio. Gli utenti meno esperti potranno invece affidarsi ai setting di base già preconfigurati.
Nello step successivo l'utente ha la possibilità di indicare a CentOS che tipo di ambiente grafico installare sul computer.
Noi vi consigliamo di selezionare GNOME Desktop in modo tale da avere un ambiente di lavoro subito pronto per l'uso fin dal primo avvio. Un'altra opzione molto valida è KDE Plasma Workspaces. Inoltre in base alle vostre necessità si può procedere all'installazione di alcuni add-on dedicati a determinati ambienti lavorativi come i "Development tool", per avere accesso ad una serie di librerie dedicate allo sviluppo software, oppure i "System Administration Tool", cosi da scaricare delle utility dedicate alle gestione di una rete di PC.
Successivamente bisogna immettere le credenziali dell'utente, che useremo per il login, oltre alla password dell'utente root necessaria per apportare modifiche ai file di sistema.
Terminata tale operazione CentOS prosegue con l'installazione vera e propria che dovrebbe durare diversi minuti. Quindi abbiate pazienza ed aspettate il termine della procedura. Infine, dopo un reboot, ricordiamoci di staccare il pendrive USB dopo lo spegnimento, avremo accesso alla sessione Desktop completa della distribuzione.
Personalizzazione della distribuzione
Dopo essere giunto all'interno del Desktop di CentOS l'utente può attuare tutta una serie di personalizzazioni ed installare i programmi necessari alle sue necessità ed esigenze.
Di base CentOS, come abbiamo visto poco prima durante il wizard di configurazione, viene equipaggiata con l'ambiente grafico GNOME Shell oppure con KDE Plasma. Tuttavia è possibile installare un Desktop environment diverso tramite il gestore di pacchetti yum. Ecco la procedura per XFCE:
sudo yum update
sudo yum install epel-release
sudo yum groupinstall "Xfce"
Successivamente, possiamo installare ad esempio il noto code editor open source Visual Studio Code tramite questo semplice comando da terminale:
flatpak install flathub com.visualstudio.code
CentOS beneficia dell'integrazione completa out-ot-the-box con i pacchetti precompilati Flatpak. Quindi fin dal primo avvio avremo accesso ai pacchetti software presenti nello store Flathub. Tali programmi vengono tenuti costantemente aggiornati dai vari mantainer dei diversi progetti e risultano essere totalmente indipendenti dai repository della distribuzione.