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Browser contro il phishing

Mozilla, Microsoft e Opera sono alla ricerca di una strategia comune per debellare il fenomeno del phishing. Tra le opzioni un sistema di certificati comune per identificare i siti Web
Mozilla, Microsoft e Opera sono alla ricerca di una strategia comune per debellare il fenomeno del phishing. Tra le opzioni un sistema di certificati comune per identificare i siti Web
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Un sistema unificato per aumentare la sicurezza della navigazione dell'utente ed evitare che informazioni non omogenee rendano difficoltosa l'identificazione dei pericoli. Sviluppatori di Opera, Microsoft e della Mozilla Foundation si sono incontrati la scorsa settimana a Toronto per condividere esperienze comuni con il fine di combattere il fenomeno del phishing, l'attacco informatico che si basa sulla diffusione di falsi siti Web per rubare numeri di carta di credito e dati di login di ignari navigatori.

Nei progetti dei più grandi produttori di software c'è l'idea di identificare un sito con dei certificati digitali in grado di confermare l'originalità delle pagine web visualizzate. In questo modo solo i siti effettivamente registrati, e che ottengono il dovuto certificato, potranno essere riconosciuti dall'utente come affidabili.

Sinora solo Opera ed Explorer hanno aggiunto una funzionalità simile ai loro prodotti. Nel futuro Explorer 7 verrà inclusa una "barra antiphishing" che, in base all'affidabilità del sito visualizzato dall'utente, si colorerà di rosso, giallo o verde indicando visivamente la sicurezza delle pagine su cui si naviga. In Explorer 6 la barra antiphishing è disponibile solo installando il Phishing Filter Add-in per la MSN Search Toolbar, disponibile in una versione nuova da alcuni giorni.

La tecnologia di Microsoft si basa sul servizio URL reputation: se un sito non compare tra quelli considerati affidabili, la toolbar antiphishing controlla il sito su un database aggiornato quotidianamente di siti non sicuri e avvisa l'utente dell'inaffidabilità della navigazione. I dati sui siti vengono forniti a Microsoft da un set di provider esterni, come Cyota, Internet Identity e MarkMonitor, e dalla raccolta individuale dell'azienda, basata anche sulle e-mail recapitate alle caselle di posta Hotmail.

Firefox non ha ancora previsto una difesa antiphishing, anche se gli sviluppatori prendono in seria considerazione il problema. "Non vogliamo rendere complessa l'interfaccia utente, specialmente quando si tratta di sicurezza" ha dichiarato Frank Hecker della Mozilla Foundation.

Toolbar antiphising sono sviluppate anche da siti non produttori di browser. Da tempo Netcraft ha reso disponibile gratuitamente una barra degli strumenti integrabile in Firefox ed Explorer che mostra i dati raccolti dal provider su migliaia di siti Web.

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