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Adobe Pixel Bender

Il nuovo strumento messo a disposizione con il Flash Player 10 e CS4
Il nuovo strumento messo a disposizione con il Flash Player 10 e CS4
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Nella versione 8 di Flash sono stati introdotti i Filtri, ovvero effetti grafici applicabili ai movieclip quali ad esempio l'ombreggiatura, il bagliore, l'effetto rilievo o il cambio di colore.

Questi effetti, raggiungibili dall'apposito pannello, sono come gli effetti di livello in Photoshop, tuttavia una cosa che molti utenti hanno notato è stata la carenza di effetti: se da un lato infatti la novità dei filtri è stata accolta in modo favorevole dagli utenti, di contro ci si chiedeva come mai fossero state inserite così poche possibilità e si dovesse quindi ricorrere ad Actionscript per effetti più complessi.

Se con Flash CS3 le cose non sono cambiate (con maggior delusione in questo caso dato che nel frattempo Flash era passato sotto l'ala di Adobe e quindi ci si attendevano molte novità a livello di effetti grafici), il Flash Player 10 è destinato a rivoluzionare le cose, insieme ad Adobe Pixel Bender (letteralmente traducibile con "piegatore/curvatore di pixel").

Questa tecnologia permette a qualsiasi utente di creare i propri filtri non solo tramite Actionscript ma proprio con un software dedicato (il Pixel Bender Toolkit appunto) e utilizzarli in più software Adobe; il linguaggio utilizzato è nato inizialmente per After Effects CS3 ed è stato utilizzato per molti dei suoi filtri; ora è disponibile anche per gli utenti e il Flash Player 10 è in grado di sfruttare gran parte dei filtri creati con questo linguaggio.

Rimarchiamo la distinzione tra Pixel Bender (linguaggio di programmazione, con sintassi simile ai linguaggi basati su C) con cui è possibile creare filtri e metodi di fusione, utilizzabili in gran parte anche nel Flash Player, e il Pixel Bender Toolkit (programma tramite cui possiamo scrivere e testare i suddetti filtri).

Questa tecnologia (rilasciata inizialmente negli Adobe Labs e disponibile con la Creative Suite 4) consente un livello di libertà pressoché impossibile da raggiungere finora: in questo articolo vedremo i principali pro e contro di Pixel Bender, quindi creeremo un semplice filtro e andremo a caricarlo in un file Flash.

Punti di forza principali di Pixel Bender

Vediamo allora i principali vantaggi di questo nuovo linguaggio Adobe, tenendo comunque conto del fatto che data anche la "giovane età" di questa tecnologia molti aspetti positivi hanno anche un rovescio della medaglia, non sempre trascurabile.

Utilizzo della GPU

Innanzitutto una grande novità portata da Pixel Bender e dal Flash Player 10 è la possibilità di utilizzare la GPU (Graphic Processing Unit): questo comporta ovviamente maggiori possibilità per gli sviluppatori, poiché non essendo il processore (CPU) a doversi accollare l'elaborazione dei filtri, la potenza di calcolo andrà a beneficio delle altre componenti del filmato; va tuttavia considerato che non tutte le schede sono in grado di eseguire le istruzioni di Pixel Bender, e nel caso in cui il proprio sistema non abbia una scheda grafica tra quelle supportate i filtri finiranno comunque per pesare sulla CPU.

Nella maggior parte dei casi comunque non è un grosso problema in quanto gli attuali processori sono in grado di gestire l'applicazione di qualche filtro e le altre operazioni svolte dal player, teniamo comunque presente che almeno fino a quando il parco di schede video sfruttabili da Pixel Bender non sarà più ampio è meglio stare attenti a non creare filtri troppo "pesanti" a livello di calcolo.

Strumento di test e facilità di personalizzazione dei filtri

Proprio per rendersi conto della complessità e di quanto influisca un filtro sulla CPU entra in gioco il Pixel Bender Toolkit, un software semplice quanto efficace la cui interfaccia è divisa essenzialmente in tre parti: nella parte superiore possiamo caricare una o più immagini per testare un filtro o una modalità di fusione, nella parte inferiore troviamo invece l'area di scrittura del codice del filtro e infine nella sezione a destra sbbiamo un pannello che mostrerà eventuali errori di compilazione oppure i parametri del filtro in esecuzione.

Figura 1. L'interfaccia del Pixel Bender Toolkit
Interfaccia del software

Saranno parametri tutte quelle opzioni che l'autore del filtro decide di rendere configurabili dall'utente: all'interno del toolkit potremo cambiarle per vedere che effetto hanno sull'immagine finale tramite appositi campi, mentre nel Flash Player potremo operare su di esse tramite Actionscript (e quindi eventualmente collegarle a componenti e elementi di interfaccia), esattamente come succede per i filtri DropShadow, BlurFilter e altri già presenti in Flash 8 e Flash CS3. Il "plus" in questo caso sta nel fatto che oltre a realizzare il nostro filtro possiamo renderlo molto versatile impostando come parametri gli aspetti che riteniamo sia più utile personalizzare.

Un difetto attuale del toolkit è che permette di testare i filtri solo sulle immagini e non sui video, mentre all'interno del Flash Player è possibile applicare gli effetti creati a immagini, figure vettoriali e video.

Intuitività di utilizzo

Pur tenendo conto che Pixel Bender è di fatto un linguaggio di programmazione (seppur "limitato" al solo ambito di manipolazione di immagini), la semplicità con cui si possono manipolare i pixel, rapportata agli effetti che si possono ottenere, è di tutto rispetto; già con la creazione di un nuovo filtro il Pixel Bender Toolkit imposta le principali righe di codice; ovviamente di contro c'è il fatto che per creare un filtro dobbiamo comunque avere già un'idea di "cosa fare" sui vari pixel, e se finché si tratta di operazioni come la trasformazione di un colore questo può essere abbastanza semplice, per filtri più complessi sicuramente può volerci un po' di studio prima di preparare il codice.

Da segnalare che la documentazione fornita con il toolkit è decisamente buona e contiene l'intera reference dei comandi Pixel Bender.

Un solo effetto per più programmi

Abbiamo già accennato al fatto che Pixel Bender fosse inizialmente pensato per il solo After Effects CS3: ora è possibile creare filtri per Flash CS4, After Effects CS4 e in futuro pare che anche Photoshop supporterà i filtri creati con questo linguaggio, aprendo quindi notevoli possibilità di utilizzo non solo nei settori Web e video, che restano comunque probabilmente i migliori campi di applicazione dei filtri in quanto in questi ambiti possono essere animati offrendo un alto impatto visivo.

Non solo filtri

Se prevediamo di utilizzare Pixel Bender in combinazione con Flash possiamo creare, oltre ai filtri, anche metodi di fusione e riempimenti per le forme vettoriali, a tal proposito va segnalato che nel Pixel Bender Toolkit sono disponibili alcuni filtri e un paio di metodi di fusione "di esempio", il che risulta molto utile per analizzarne il codice e comprendere meglio come vengano effettuate determinate modifiche.

Oltre agli esempi già disponibili nel toolkit è possibile trovare esempi interessanti nel Pixel Bender Exchange, al momento ovviamente ancora non molto "ricco" data l'uscita piuttosto recente del prodotto (anche se era disponibile negli Adobe Labs già da qualche mese) ma che probabilmente vedrà molti contributi in futuro. Tra le categorie possiamo trovare anche quella Open Source, quindi filtri forniti con tanto di codice sorgente che possono costituire un ottimo aiuto per migliorare le proprie abilità nella manipolazione dei pixel.

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