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Accesso remoto da Raspberry Pi con NoMachine

Come configurare una sessione di accesso remoto su Raspberry Pi con il tool gratuito e Open Source NoMachine
Come configurare una sessione di accesso remoto su Raspberry Pi con il tool gratuito e Open Source NoMachine
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Come sottolineato più volte, Raspberry Pi può essere sfruttato per innumerevoli progetti. Possiamo ad esempio realizzare un NAS casalingo, un sistema di AdBlock o un server DNS. Per connettersi a Raspberry Pi da remoto, senza quindi essere presenti fisicamente davanti al device in questione, ed eseguire magari dei lavori di manutenzione o di aggiornamento del sistema operativo, è possibile utilizzare SSH. Tale soluzione è sicuramente la più immediata, perché già implementata di base in Raspberry Pi OS per gli addetti ai lavori. Tuttavia l'utente meno esperto potrebbe non essere molto pratico di SSH e bash, ecco perché esistono programmi per attivare una sessione da remoto con Raspberry Pi, in modo tale da avere accesso diretto all'ambiente Desktop e facilitare le operazioni anche a chi non ha dimestichezza con il terminale.

In questa guida parleremo quindi di come attivare una sessione di accesso remoto tramite NoMachine, questo pratico tool open source permette appunto di stabilire una sessione di controllo remota con cui accedere all'ambiente grafico di Raspberry Pi OS, il sistema operativo basato su Linux sviluppato dai coder della Raspberry Pi Foundation. Con Nomachine si può quindi gestire in modo completo ed agile l'intera distribuzione ed eseguire ogni modifica senza dover impartire manualmente i comandi di Bash.

Nomachine risulta particolarmente utile per eseguire la manutenzione del Raspberry Pi da remoto, per accedere a dei file o anche per copiare al volo delle configurazioni particolari, senza dover connettere mouse, tastiera e monitor al dispositivo.

Installazione NoMachine su Raspberry Pi OS

Raspberry Pi OS

Partiamo andando ad installare i pacchetti di NoMachine su Raspberry Pi OS. In questa guida daremo ovviamente per scontato che la configurazione della distribuzione sia già completa e che dunque si abbia già un ambiente Desktop pronto e configurato. Iniziamo sincerandoci che non ci siano aggiornamenti pendenti per Raspberry Pi OS o gli altri pacchetti di sistema:

sudo apt update && apt upgrade

Fatto questo procediamo con l'installazione di wget, il download manager con cui procederemo a scaricare l'installer di NoMachine. Quindi torniamo in bash ed utilizziamo la pratica CLI di APT per reperire wget:

sudo apt install wget

Il pacchetto del programma è davvero piccolo dunque il download e l'installazione non dovrebbe durare più di qualche minuto. Ultimato questo procedimento possiamo finalmente scaricare NoMachine:

wget -O nomachine.deb https://download.nomachine.com/download/8.4/Raspberry/nomachine_8.4.2_1_arm64.deb

Questa versione di NoMachine è adatta unicamente ai device con SoC ARM64, le ultile incarnazioni della board. Se si dispone di un Raspberry Pi più datato, ovvero la prima e la seconda versione di tale dispositivo,  possiamo invece adottare la variate a 32bit:

wget -O nomachine.deb https://download.nomachine.com/download/8.4/Raspberry/nomachine_8.4.2_1_armv6hf.deb

Procediamo quindi con l'avvio dell'installer in formato .deb, quello comunemente adottato da Debian e nelle varie distribuzioni derivate come Raspberry Pi OS:

sudo apt install ./nomachine.deb

L'installazione procederà in modo automatizzato e non è necessario intervenire durante la procedura. Quindi lasciamo fare tutto al wizard ed attendiamo pazientemente la fine del setup.

Configurazione di NoMachine su Raspberry Pi OS

Terminata l'installazione di NoMachine questo diventa reperibile nel menu di sistema all'interno della sezione chiamata "Internet". Successivamente si deve cliccare su "NoMachine" e poi nuovamente sulla scorciatoia chiamata nello stesso modo. Al primo avvio dell'applicativo si carica una welcome screen che ci illustra i dettagli per la configurazione iniziale cosi da poter avviare una sessione in remoto in pochi minuti. Per continuare premete sul tasto "OK" in basso a destra.

NoMachine

Una volta giunti all'interno della schermata successiva sinceriamoci che l'opzione di guest desktop sharing sia attiva in modo tale appunto da permettere che un client remoto di NoMachine, posizionato su un altro PC, possa connettersi a quello appena installato sul Raspberry Pi anche senza un account utente nel sistema. Se invece preferiamo avere un livello di sicurezza più alto possiamo disabilitare tale feature. Ora bisogna cliccare nuovamente su "OK".

A questo punto avremo operativi su Raspberry Pi OS sia il client che il server di NoMachine. Per avere sempre attiva tale configurazione è necessario impostare il server di NoMachine in modo tale che si avvii ad ogni boot della distribuzione. Per farlo possiamo andare nei setting di NoMachine, tramite il tasto posizionato in alto a destra, e spostarci nella sezione "Status". In questo riquadro troveremo l'opzione che stiamo cercando, quella chiamata "Avvia il server di NoMachine all'avvio del sistema".

NoMachine

Connettersi a Raspberry Pi tramite il client di NoMachine

Adesso siamo pronti a stabilire una sessione remota verso Raspberry Pi tramite il client di NoMachine. L'operazione è abbastanza semplice e non necessità di conoscenze particolari, basta appunto seguire questi semplici step. Il tutto viene svolto tramite una pratica GUI richiamabile dall'opzione chiamata "Add" mostrata da un pulsante verde posizionato in alto a sinistra della finestra del programma.

NoMachine

NoMachine

A questo punto ci viene richiesto di selezionare il protocollo e la porta che desideriamo utilizzare. Se non sapete cosa inserire potete lasciare i dati presenti di default. Successivamente bisogna indicare l'indirizzo IP del Raspberry Pi. Se non si conosce l'IP locale del device dove è ospitato il server di NoMachine non c'è problema, basta infatti lanciare questo pratico comando da bash:

hostname -I

Come output dovremmo ottenere una stringa numerica:

192.168.1.2

È appunto l'IP locale del Raspberry Pi da passare a NoMachine cosi che il programma possa connettersi al giusto device.

Una volta inseriti i dati ci verranno richieste le credenziali dell'utente da utilizzare per connettersi. Si tratta in buona sostanza dell'user e della password che utilizziamo normalmente per il login su Raspberry Pi.

NoMachine

Infine clicchiamo su "Login" presente in basso a destra. Dovrebbe comparire il Desktop di Raspberry Pi OS da cui accedere a tutti i file e le funzioni del dispositivo.

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