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10 cose da fare dopo aver installato Ubuntu

10 consigli per ottimizzare, personalizzare e rendere più sicuro Linux Ubuntu dopo aver terminato l'installazione
10 consigli per ottimizzare, personalizzare e rendere più sicuro Linux Ubuntu dopo aver terminato l'installazione
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Ubuntu è sicuramente il sistema Linux più popolare. Questo perché il team di Canonical offre un ambiente Desktop user-friendly ed estremamente personalizzabile. Inoltre, in caso di problemi o dubbi di varia natura su qualche configurazione software particolare la grande community del progetto è sempre pronta a fornire un aiuto gratuito nei diversi forum di supporto. Ecco perché Ubuntu rappresenta ad oggi una delle migliori opzioni per entrare nel mondo delle distribuzioni Linux.

Ovviamente Ubuntu non è esente da difetti, dopo l'installazione è infatti consigliabile adottare dei piccoli accorgimenti per migliorare la User Experience. Nella guida di oggi vi proporremo quindi dieci "tips and tricks" da applicare non appena si accede per la prima volta all'ambiente Desktop di Ubuntu. Nel dettaglio prenderemo come versione di riferimento Ubuntu 23.04, nome in codice "Lunar Lobster". Si tratta dell'ultima stable release semestrale del progetto, ma questi consigli valgono anche per Ubuntu 22.10 "Kinetic Kudu" e per Ubuntu 22.04 LTS (Long Term Support) "Jammy Jellyfish".

Installare i codec multimediali

Partiamo installando una serie di codec molto utili che consentono di riprodurre una pletora di file multimediali. Per questioni di licenza infatti il team di Ubuntu non può includere nel media d'installazione tali codec. Ecco perché è possibile installarli spuntando l'apposita opzione durante l'installazione della distribuzione, dopo esserci connessi ad una rete cablata o WI-Fi, oppure tramite la CLI di APT (Advanced Packaging Tool), ovvero il gestore dei pacchetti di Ubuntu.

Apriamo una nuova finestra del terminale premendo i tasti CTRL+ALT+T o accediamo direttamente all'App drawer di GNOME sfruttando il pulsante presente in alto sul dock di sistema, potremo così ricercare la parola "terminale" nell'apposito campo di testo e trovare l'icona con cui avviare la shell.

terminale ubuntu

Una volta nella bash possiamo digitare il seguente comando per installare i codec sopracitati:

sudo apt install ubuntu-restricted-extras

L'intera procedura dovrebbe durare pochi minuti. I codec installati da APT consentono di riprodurre contenuti nei formati più noti disponibili in rete come ad esempio .MP4, .MP3 o .M4A. Se invece utilizzate spesso formati più "esotici" vi consigliamo caldamente di utilizzare il player multimediale open source VLC. Tale software è facilmente reperibile tramite i repository di Ubuntu. Torniamo quindi all'interno della shell e scriviamo:

sudo apt install vlc

Abilitare Night Light

Il Deskop enviroment di riferimento del team Ubuntu è GNOME Shell. Questo ambiente grafico open source dispone di una comoda funzionalità chiamata Night Light che regola in automatico i colori del monitor in base all'orario, cosi da evitare l'affaticamento degli occhi. Tale feature non è abilitata di default, per attivarla basta spuntare l'apposita opzione presente all'interno delle impostazioni dedicate al display. Spostiamoci quindi su "Impostazioni>Display>Night Light" e attiviamo l'apposito pulsante. Ovviamente è necessario impostare una programmazione oraria cosi da indicare al sistema quando attivare la feature.

night litght

Attivare il supporto ai pacchetti Flatpak

Il formato Flatpak è di fatto lo standard per la distribuzione dei software nel panorama delle distribuzioni Linux. Il supporto a Flatpak però non è presente in Ubuntu in quanto Canonical spinge invece per il proprio formato Snap, abilitarlo è tuttavia questione di secondi. Spostiamoci nuovamente nel terminale ed immettiamo tali comandi:

sudo apt install gnome-software gnome-software-plugin-flatpak flatpak

flatpak remote-add --if-not-exists flathub https://flathub.org/repo/flathub.flatpakrepo

Fatto questo eseguiamo un reboot del sistema e saremo pronti per accedere ai software pacchettizzati in Flatpak dello store Flathub. Ad esempio, per installare Google Chrome dovremo lanciare la seguente istruzione:

sudo flatpak install flathub com.google.Chrome

Installare GNOME Tweaks

GNOME Shell è un Deskop enviroment molto completo e funzionale. Tuttavia alcuni setting non sono immediatamente accessibili all'utente tramite una GUI (Graphical User Interface). Fortunatamente la community di sviluppatori indipendenti ha ideato un tool che consente di accedere velocemente, tramite pochi click del mouse, a tutta una serie di settaggi "nascosti" di GNOME. Questa utility si chiama GNOME Tweaks ed è possibile installarla sempre tramite bash:

sudo apt install gnome-tweak-tool

Tale programma consente di modificare vari aspetti dell'ambiente grafico, come ad esempio il tema e le icone, spostare i windows button a sinistra a destra, cambiare i font ed aggiustare il font hinting e l'antialiasing, impostare il centraggio automatico delle nuove finestre aperte, mostrare il giorno della settimana dentro la barra di sistema e disabilitare il touchpad quando si digita sulla tastiera.

GNOME Tweaks

Abilitare "minimizza al click"

Un altro consiglio riguarda la minimizzazione delle finestre dei programmi quando si clicca sulla rispettiva icona presente nel dock di sistema. In altri ambienti grafici quando si eseguono tali azioni la finestra del programma aperto in quel momento viene minimizzata automaticamente. Su Ubuntu invece questo comportamento di base non è abilitato. Per impostarlo basta immettere tale comando in bash:

gsettings set org.gnome.shell.extensions.dash-to-dock click-action 'minimize'

Mostrare la percentuale i batteria nel pannello di sistema

Se utilizzate un notebook avrete sicuramente notato che la percentuale della batteria del device non viene visualizzata sul Desktop. Per molti utenti questo potrebbe essere abbastanza scomodo. Ma non temete, infatti è possibile abilitare tale setting dalle impostazioni di sistema. Andiamo quindi su "Impostazioni>Power" ed infine spuntiamo l'opzione "Mostra percentuale di batteria" presente in fondo al pannello.

Attivare il window tiling avanzato

Gli utenti Windows sono abituati a gestire le finestre aperte in modo molto rapido e comodo sfruttando la funzionalità di window tiling integrata di default nelle ultime versioni del sistema operativo Microsoft. Tale feature è disponibile anche in Ubuntu ma deve essere attivata manualmente installando un apposito pacchetto software presente nei repository:

sudo apt install gnome-shell-extension-ubuntu-tiling-assistant

A questo punto riavviamo il PC e ci ritroveremo tale feature abilitata. Per delle regolazioni più precise potete recarvi in "Impostazioni>Ubuntu Desktop>Tiling Avanzato".

window tiling

Installare GNOME Extensions Manager

Il precedente pacchetto installato per abilitare il Tiling avanzato non è altro che un comodo add-on di GNOME Shell. Se desideriamo gestire in modo granulare tutti gli add-on presenti nel nostro sistema dobbiamo rivolgerci al comodo tool chiamato GNOME Extensions Manager:

sudo flatpak install flathub com.mattjakeman.ExtensionManager

Questa pratica utility consente non solo di abilitare e disabilitare al volo gli add-on installati e di ottenere una breve descrizione delle loro funzionalità ma permette anche di ricercare, tramite una comoda barra di ricerca, ed installare nuovi add-on.

GNOME Extensions Manager

Impostare la visualizzazione della timezone e del meteo

Se desideriamo visualizzare la timezone e ricevere gli aggiornamenti sul meteo tramite un widget presente all'interno del pannello di sistema non dobbiamo fare altro che impostare due comodi applicativi:

sudo apt install gnome-weather gnome-clocks

Dopo che APT avrà installato e configurato questi due programmi saranno visualizzate in automatico le previsioni meteo e la timezone nella notification applet.

Verificare se sono disponibili nuovi aggiornamenti

Può sembrare scontato ma invece è sempre una buona pratica controllare la presenza di nuovi update subito dopo l'installazione della distribuzione. Questo perché nelle settimane successive al rilascio ufficiale possono emergere dei bug di sicurezza, anche importanti, che vengono appunto corretti tramite bugfix rilasciati per mezzo di upgrade disponibili nei repository. Per farlo basta utilizzare APT lanciando il comando seguente:

sudo apt update && sudo apt upgrade

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