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IBM e il futuro della Red Hat

Red Hat entra a far parte della famiglia di IBM, quale sarà il futuro di progetti come Red Hat enterprise, Fedora, GNOME e systemd?
IBM e il futuro della Red Hat
Red Hat entra a far parte della famiglia di IBM, quale sarà il futuro di progetti come Red Hat enterprise, Fedora, GNOME e systemd?
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In questi giorni IBM ha finalizzato l'acquisizione di Red Hat. L'obbiettivo dell'azienda di Armonk è quello di rafforzare la propria Hybrid Cloud Division, trasformandosi in uno dei principali cloud provider presenti sul mercato.

L'accordo ha un certo valore storico, infatti Red Hat è stata la primissima azienda quotata in borsa a basare il proprio “core business” su Linux. A tutt'oggi è responsabile dello sviluppo di ben due distribuzioni, Red Hat Linux Enterprise e Fedora, del desktop envirnment più diffuso su Linux, GNOME, del display server Wayland, del sistema di init systemd e del sistema di pacchetti bundle Flatpack che è ormai uno standard per diverse distribuzioni.

Stop agli investimenti?

L'accordo tra IBM e Red Hat ha suscitato alcune perplessità all'interno della community Linux. La fusione è infatti costata ad IBM ben 34 miliardi di dollari, si è trattata della più grande operazione di questo tipo all'interno del settore del cloud computing.

Visto l'ingente investimento da parte di IBM diversi sviluppatori open source temono un significativo calo di investimenti, volto ad ammortizzare i costi, per i progetti software mantenuti dalle due aziende.

La fine di Red Hat?

Diversi analisti hanno messo in dubbio l'indipendenza decisionale di Red Hat che dopo l'acquisizione potrebbe essere sensibilmente ridimensionata.

Formalmente le due aziende continueranno ad operare in modo autonomo, cosi come dichiarato ad ottobre nel comunicato stampa ufficiale, ma è plausibile che IBM possa comunque influenzare in modo indiretto le scelte di Red Hat nel prossimo futuro.

In molti hanno paragonato questo accordo alla storica acquisizione di Sun Microsystems da parte di Oracle. Si tratta però di un paragone improprio visto che quando venne acquistata Sun era in una condizione economica molto diversa da Red Hat.

Red Hat ed IBM hanno infatti stabilito un accordo molto diverso da quello tra Sun e Oracle. Inoltre le trattative per la fusione sono durate poco più di 8 mesi, segno che tra le due società c'è una grande sinergia di intenti. È dunque molto improbabile che Red Hat faccia la stessa fine di Sun.

Via NetworkWorld

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