Google+ è stato un social network promosso dall’azienda di Mountain View nel tentativo di affermarlo quale valida alternativa ad altri servizi analoghi, primo fra tutti Facebook. Fra il 2019 e il 2020, principalmente a causa dello scarso interesse dimostrato dagli utenti a livello internazionale, Google+ è stato revocato e non più reso disponibile al grande pubblico.
In realtà Google ha cercato di convertire il servizio, quantomeno per la comunicazione interna a livello business, attraverso Workspace, rinominandolo come Currents. La suite di produttività di Big G doveva quindi in qualche modo fungere da volano per l’utilizzo di Currents, rivolgendolo in particolare ai clienti a pagamento per consentire loro di rendere agevole lo scambio di informazioni e favorire conseguentemente la produttività di gruppi di lavoro.
Sembra proprio però che il servizio rinnovato Google Spaces si ponga l’obiettivo di rimpiazzare definitivamente Google+ e il suo sostituto Currents. Questa decisione conferma ancora una volta come sia in continua evoluzione la strategia di Google per quanto concerne la ricerca, lo sviluppo e la disponibilità di strumenti di comunicazione privata e aziendale per rendere agevole lo scambio di idee e contenuti di vario genere fra gli utenti.
Spaces dovrebbe essere reso disponibile agli utenti abbonati di Workspace, dato che è stato presentato quale supporto professionale per la creazione e la condivisione di progetti e analisi di diversa natura in modo semplice e immediato. Le aspettative di Google sembrano dunque rivolgersi a una progressiva migrazione di utenti business da Current a Spaces, cercando di rendere tale passaggio il più agevole possibile.
La collaborazione fra team dovrebbe poter contare sulla creazione di aree dedicate, come se si trattasse di stanze, dove affrontare argomenti variegati senza tralasciare aspetti concernenti la tutela della privacy e la sicurezza di dati e informazioni. Con buona pace di Google+ e Currents.