Una delle abitudini più diffuse tra coloro che utilizzano frequentemente il Web è certamente quella di condividere file attraverso applicazioni di peer-to-peer, in grado di connettersi ad altri computer collegati a uno stesso server, o a una stessa rete, e di prelevare file condivisi sullo stesso computer.
Tale operazione, se fatta entro i termini previsti dalla legge, è una delle vie più comode per ottenere file in maniera veloce e semplice, ed è possibile farlo anche attraverso sistemi operativi GNU/Linux. Di sistemi per il P2P ne esistono molti, e prenderemo in analisi tre protocolli differenti, BiTorrent, eDonkey e Gnutella, con relative applicazioni adatte all´uso.
BitTorrent è di certo una delle modalità di peer-to-peer più diffuse, soprattutto grazie al largo uso nella diffusione delle distribuzioni GNU/Linux. Di client per utilizzare tale protocollo ne esistono moltissimi, e i più celebri per Linux sono Deluge, un client in PyGTK leggero, rapido e semplice da utilizzare, Transmission, di recente inserito come client BitTorrent ufficiale di Ubuntu, e Azureus (ora Vuze), realizzato in JAVA e pertanto disponibile per diverse piattaforme di lavoro.
Spostando l´attenzione su eDonkey, un nome che di certo merita di essere citato è aMule: realizzato a immagine e somiglianza del suo "collega" per Windows, ne riprende fedelmente le feature e il funzionamento, offrendo una validissima soluzione per tutti gli utenti GNU/Linux. Altri client per eDonkey sono xMule, molto simile ad aMule, e MLDonkey.
Il terzo protocollo che ci resta da trattare, dunque, è Gnutella. Anche in questo caso, MLDonkey offre un´ottima soluzione, ma di client per tale rete ne esistono anche altri: tra questi, i più importanti e famosi sono LimeWire, diffuso molto soprattutto in ambienti operativi Windows, GTK-Gnutella, il cui nome rende facile l´accostamento con GNOME, e Apollon, questa volta per ambienti desktop KDE.
Ricordiamo, infine, che il P2P deve essere utilizzato per condividere file non protetti dal diritto d´autore, come previsto dalla legge, e che ogni abuso è vietato dal codice penale. Tutte le applicazioni citate sono nate con questo intento, e la condivisione dei file è sotto la responsabilità degli utenti.