Apple e privacy: Meta e le altre aziende che hanno subito i cambiamenti

Ormai da diversi mesi a questa parte, Apple ha messo a disposizione degli utenti un nuovo tool tramite cui viene offerto un maggiore controllo sulla tutela della privacy. Si tratta sicuramente di una soluzione estremamente importante e interessante, ma che ha avuto delle ripercussioni assai gravose su Meta, in primis, e su altre piattaforme.

Non solo Meta: le altre aziende che hanno subito i cambiamenti di Apple alla privacy

I dirigenti di Meta hanno infatti evidenziato i problemi che la società sta affrontando e che inevitabilmente andranno a trascinarsi dietro anche nel primo trimestre di quest’anno, se non addirittura oltre. Le difficoltà sono derivati da inflazione, problemi di fornitura, stagnazione degli utenti di Facebook che ora usano servizi come i video brevi di Reels che rendono meno e soffrono sempre più la concorrenza di TikTok, ma anche calo del fatturato dovuto alle policy su privacy e trasparenza di Apple.

Più precisamente, la divisione principale che include Instagram, Messenger e WhatsApp registra un fatturato di 32,79 miliardi di dollari e un profitto operativo di 15,89 miliardi. Invece, la divisione Reality Labs con un fatturato di 877 milioni di dollari segna una perdita operativa di 3,3 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre 2021. Le perdite totali della divisione che si occupa di realtà virtuale, realtà aumentata e in prospettiva futura del Metaverso per l’intero 2021 ammontano a 10 miliardi di dollari.

A confermare il tutto è stato anche Sheryl Sandberg, chief operating officer di Meta Platforms.

Come altre società nel nostro settore, abbiamo dovuto affrontare venti contrari a seguito delle modifiche di iOS. Per gli inserzionisti sono cambiate due cose: la prima è che la precisione del targeting degli annunci è diminuita, […] la seconda è che l’analisi dei risultati è diventata molto più complicata.

Meta a parte, anche altre aziende hanno però subito il duro colpo dato da Apple da aprile 2021 ad oggi: Snapc Inc., Twitter e Pinterest. In tutto, hanno visto letteralmente volatilizzarsi 315 miliardi di dollari in termini di valore di mercato.