Nell'ultimo decennio il giornalismo e la stampa tradizionale hanno vissuto una crisi senza precedenti. Per economizzare sui costi diversi hanno deciso di sfruttare nuove tecnologie e oggi non è raro trovare, sopratutto nelle testate anglofone, redazioni che adottano in modo intensivo intelligenze artificiali nella realizzazione dei contenuti.
I robot in redazione
Si tratta di piattaforme che aiutano i giornalisti a scrivere velocemente news e report su determinati argomenti. Si stima ad esempio che circa un terzo dei contenuti pubblicati da Bloomberg News venga realizzato utilizzando una qualche forma di tecnologia automatizzata.
Il sistema impiegato dalla testata, Cyborg, aiuta i giornalisti a realizzare articoli e report finanziari. Questo programma può sezionare e analizzare un rapporto finanziario e generare una notizia in pochi minuti che include i fatti e le cifre più rilevanti.
La rivista Forbes ha recentemente annunciato i test su uno strumento chiamato Bertie, sviluppato per fornire ai giornalisti bozze e modelli di articoli. Mentre Associated Press ha usato delle AI per gestire alcune rubriche sportive.
Sono anni che le redazioni usano le AI per semplificare il lavoro quotidiano, i giornalisti sono dunque liberi di focalizzarsi su incarichi più importanti lasciando le notizie di minore impatto alle AI.
Geo-targeting e selezione
Jeremy Gilbert, director of strategic initiatives per The Post, ha dichiarato in un intervista al New York Times che la sua redazione si è orientata verso la promozione di articoli che abbiano topic locali o che trattino di problemi regionali in modo appassionare maggiormente il pubblico. Alle AI è stato dunque assegnato il compito di trattare le notizie internazionali. Questa pratica non è del tutto nuova e si chiamata geo-targeting.
Le redazioni di Associated Press, The Post e Bloomberg hanno impostato le loro piattaforme di AI in modo che segnalino determinati eventi o dati che possano essere rilevanti rispetto alla norma, in modo che i giornalisti possano scegliere se scrivere un articolo o lasciarlo fare all'applicazione.
Durante le ultime Olimpiadi La redazione del The Post ha configurato la propria AI in modo che segnalasse su Slack i record mondiali, In modo tale che la redazione potesse creare approfondimenti in merito.
Interazione tra umani e AI
Ovviamente non tutto è cosi semplice come sembra, per assicurarsi che le AI producano un buon articolo è necessario che un giornalista inserisca prima i dati necessari alla realizzazione della storia, magari scrivendo anche un articolo di riferimento in modo tale che l'AI possa basarsi su di esso per generare ulteriori contenuti.
In futuro giornalismo e AI diventeranno molto probabilmente sempre più interconnessi. Diversi redattori auspicano che queste piattaforme diventino strumenti utili nono solo per la redazione finale delle notizie ma anche per la ricerca di dati e di prove con cui convalidare un'ipotesi e iniziare a scrivere una nuova storia, valutare un articolo e scovare fake news.
Via New York Times