Il team di Fedora sta valutando la possibilità di deprecare completamente il supporto ai legacy BIOS e rendere UEFI un requisito essenziale per installare Fedora 37 sulla piattaforma hardware x86_64. Il BIOS (Basic Input-Output System) era sostanzialmente il primo applicativo che veniva eseguito dopo all'accensione del computer. Tale programma si occupava di gestire i processi di startup del sistema operativo e di rendere accessibili e configurabili le periferiche hardware connesse al PC. A partire dal 2010 il BIOS è stato progressivamente sostituito da una sua versione notevolmente più avanzata e moderna chiamata UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) che è ormai lo standard per tutti i device in commercio.
L'ipotesi proposta da alcuni mantainer di Fedora non arriva dunque a caso ma si tratta più che altro di una constatazione generale dell'andamento del mercato dei computer casalinghi, che ormai sono praticamente tutti migranti ad UEFI. Inoltre è sempre più difficile che PC di più di 10 anni fa siano ancora operativi o vengano utilizzati come device di lavoro principale dagli utenti consumer.
Quindi se si troverà un accordo all'interno del team della distribuzione è probabile che in Fedora 37 verrà completamente rimosso il codice inerente al supporto dei legacy BIOS. Questa potrebbe essere vista come una decisione radicale ma non è la prima volta che i developer di Fedora adottano scelte del genere. Ad esempio qualche anno fa venne rimosso il supporto alla piattaforma x86 a 32bit. Dunque abbandonare completamente il vecchio BIOS rientra perfettamente nell'ottica di svecchiamento di Fedora ed in ogni caso gli utenti in possesso di hardware cosi datato potranno optare per altre distribuzioni.
In ogni caso la decisione definitiva non è ancora stata presa ed è probabile che le discussioni si protrarranno anche per diverse settimane visto che si tratta di una scelta molto importante per la distribuzione. È dunque molto probabile che il tutto venga rimandato a dopo il rilascio della versione stabile di Fedora 36, il cui arrivo è previsto per la fine del mese di aprile.