Era l'ottobre del 2020 quando Google annunciò in USA la disponibilità della VPN di Google One, in grado di offrire una maggiore sicurezza durante la navigazione assegnando un indirizzo IP basato sul proprio paese in modo che i siti Internet possano comunque mostrare contenuti corretti per la propria area geografica senza rilevare l'esatta posizione. Il servizio era stato inizialmente reso disponibile solo per Android, ma d'ora in avanti sarà fruibile pure su iOS.
VPN di Google One: ora si può usare pure su iPhone
Nel corso delle ultime ore, infatti, Google ha annunciato di aver abilitato per tutti gli utenti iPhone la sua VPN, oltre che di averne esteso l'uso in altri 10 paesi europei. Attualmente, dunque, la VPN di Google One è disponibile nei seguenti paesi: Italia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.
Per poter attivare e usare la VPN di Google One sul "melafonino" è sufficiente scaricare l'app di Google One dalla relativa sezione dell'App Store. Il servizio è incluso nei piani in abbonamento di Google One da 2 TB e successivi. Il piano e la VPN sono condivisibili con un massimo di cinque membri della famiglia senza costi aggiuntivi.
Riportiamo di seguito in forma tradotta quanto si legge sul blog ufficiale di Google.
Oggi iniziamo il rollout della VPN ai dispositivi iOS. In modo simile a quanto avviene su Android, è disponibile agli utenti Google One con abbonamento Premium (da 2 TB in su), attraverso l’applicazione iOS di Google One. Inoltre, i membri possono condividere il loro piano e la loro VPN con un massimo di cinque familiari e senza spese aggiuntive. In questo modo, tutti possono utilizzare la VPN, indipendentemente dal fatto che siano su Android o su un telefono iOS.
Google sottolinea che la sua VPN è in grado di offrire massima privacy e sicurezza grazie a sistemi che sfruttano tecnologie avanzate per garantire che nessuno se ne serva per associare l'identità degli utenti alle loro attività. Inoltre, le librerie client sono open source e i sistemi end-to-end vengono gestiti indipendentemente.