Una delle principali perplessità da parte degli utenti, nell'utilizzo di soluzioni cloud based è sicuramente la segretezza e riservatezza dei dati che vengono immagazzinati negli storage della cloud, in molti temono che i loro dati (documenti, foto, codice ecc.) possano prima o poi essere violati, ed in alcuni casi compromessi, perdendo così giorni e giorni di lavoro. Dropbox è un software cloud based multipiattaforma, che può essere utilizzato come servizio di file hosting, con sincronizzazione automatica dei file, sfruttando la piattaforma web, pur basando il suo funzionamento sul protocollo SSL, il livello di sicurezza dei nostri dati può essere ulteriormente innalzato andando ad esempio a crittografare i dati memorizzati nella cloud, in quest'articolo presenteremo un utile tool che ha come scopo quello di crittografare i nostri dati, rendendo il contenuto degli stessi accessibili solo a alle persone autorizzate, il tool in questione è Boxcryptor.
Il software BoxCryptor viene distribuito in tre differenti versioni, free, unlimited personal e unlimited business. La versione free può essere utilizzata, per criptare directory non più grandi di 2 GB, e può essere adoperata su un singolo computer, l'algoritmo di crittografia impiegato per crittografare i dati è AES-256, nella versione free il nome del file non verrà crittografato, ma resterà in chiaro. Le versioni unlimited sono due, una personal dal costo di 9.99 euro, ed una business dal costo di 29.99 euro, entrambe le versioni possono criptare directory di qualsiasi dimensione, ed inoltre gestire un singolo utente per un totale di 4 installazioni, naturalmente è obbligatorio utilizzare la versione business in tutti quei casi dove vi sono fini commerciali da perseguire. Le tre versioni sono tutte multipiattaforma, cioè potranno essere installate sia su piattaforma windows, sia Mac, sia Linux (compatibile), sarà altresì possibile installare il tutto su piattaforma mobile come iOS ed Android.
È possibile scaricare tutte e tre le versione, e le varie distribuzioni all'interno dell'area download del sito ufficiale BoxCryptor, selezionando la piattaforma sulla quale andremo ad effettuare l'installazione del tool.
Installazione Boxcryptor in ambiente Windows e Linux
L'installazione del tool in ambiente Microsoft Windows è quella tradizionale, una volta ultimata l'installazione verrà richiesto il riavvio del sistema, il tool è pienamente compatibile con tutte le versione client del sistema operativo di casa Microsoft da XP a Windows 7, e con le versioni Server.
Per quanto riguarda il sistema operativo Linux, purtroppo BoxCryptor non ha ancora messo a disposizione un'applicazione standalone per Linux, ma la crittografia utilizzata da BoxCryptor è pienamente compatibile con il progetto open-source Encfs (un filesystem bastato basato su FUSE).
Configurazione Boxcryptor
Ad installazione ultimata nel menu principale di Windows comparirà una nuova voce "BoxCryptor", che se selezionata ci permetterà di configurare il tool. Si dovrà scegliere se operare, per la creazione di una nuova cartella BoxCryptor sul nostro computer, oppure utilizzarne una già esistente, selezioniamo la prima opzione, ovvero creare una nuova cartella, si dovrà specificare la posizione della cartella locale ed il nome della stessa, inserendo la prima informazione nel campo evidenziato in blu nell'immagine 2, ed andando ad inserire il nome della cartella nel campo evidenziato in rosso della figura 2, supponiamo di voler creare nel nostro caso una cartella di nome "documenti personali crittografati", naturalmente inserite tutte le informazioni proseguiremo cliccando sul tasto Next.
Se si desidera tener allineata la nostra cartella locale, ed il nostro spazio dropbox, in maniera automatica, occorrerà creare la cartella utilizzata da BoxCryptor nella cartella impiegata da Dropbox per la sincronizzazione dei file.
BoxCryptor ha la necessità di creare un "virtual drive", che sarà mappato all'interno delle risorse del computer, al drive virtuale si dovrà associare una lettera a nostro piacimento, nel nostro esempio si è scelto di associare la lettera Z: al virtual drive, così come mostrato in figura 3.
Ancora una volta confermiamo le informazioni inserite cliccando sul tasto Next, a questo punto dovremo scegliere una password di almeno sei caratteri, da dover utilizzare per accedere ai nostri file; è di fondamentale importanza creare una password molto robusta, e che la stessa non venga dimenticata, difatti non è possibile effettuare in alcun modo il recupero della stessa, appunto per questo tutti i dati crittografati non potranno essere de crittografati senza conoscere la password utilizzata, naturalmente la stessa password non deve essere troppo semplice così da evitare spiacevoli inconvenienti sui nostri lavori, quindi cerchiamo di evitare di utilizzare date di nascita, nomi, ecc.
Concluso il processo di configurazione potremo effettuare un backup della configurazione di BoxCryptor, esso corrisponde ad un semplice file XML, che dovrà essere conservato ed utilizzato in casi di necessità. Da questo momento in poi in risorse del computer comparirà un nuovo drive, all'interno del quale andremo a posizionare tutti i file che dovranno essere crittografati ed caricati nel nostro spazio Dropbox in maniera crittografata.
Modificare le impostazioni di Boxcryptor
Le impostazioni di configurazione possono essere modificate in qualsiasi momento, utilizzando l'icona di notifica di BoxCryptor (immagine 5), contrassegnata con un lucchetto, si avrà così la possibilità di cambiare la password oppure eliminarla, non solo, potremo modificare la cartella utilizzata per contenere i nostri file crittografati.
Utilizziamo Boxcryptor
Conclusa la fase d'installazione e configurazione, potremo iniziare ad utilizzare Boxcryptor. Basterà salvare o spostare un file nel drive virtuale (precedentemente creato) ed automaticamente, se la cartella è stata mappata sotto Dropbox, il file verrà crittografato ed inviato al nostro spazio cloud. Supponiamo di creare un semplice file di testo utilizzando Microsoft Word, all'interno di questo file inseriremo la stringa "questo è il file in chiaro" così come mostrato in figura 6.
A questo punto come detto in precedenza, si hanno due possibilità: la prima consiste nel salvare il file appena creato sul drive virtuale Z: configurato in fase d'installazione del tool, la secondo è quella di salvarlo in una qualsiasi cartella del nostro computer, e successivamente spostarlo e copiarlo nel drive virtuale, indipendente dalla modalità scelta il risultato finale sarà quello di veder caricato il file crittografato nel nostro spazio Dropbox. Nella versione free, oggetto di questo articolo, il nome del file caricato su Dropbox sarà in chiaro (solo il nome del file), altrimenti nelle versioni a pagamento, anche il nome del file con la relativa estensione verrà crittografato, rendendo così ogni tentativo di reverse "impossibile", aprendo il file vedremo qualcosa di simile alla figura 7, cioè un'insieme di stringhe incomprensibili.
Condivisione dei file crittografati
In molti casi si utilizza Dropbox per condividere documenti tra due o più computer, ad esempio quello di casa e quello d'ufficio, occorre quindi che il tool riesca a gestire anche questa situazione, in questo caso quando andremo ad installare il tool sul secondo computer, occorrerà specificare la stessa cartella Dropbox, ed inserire naturalmente la stessa password utilizzata sul primo computer, in questo modo avremo i nostri dati sincronizzati e crittografati su ambedue le macchine.
Per gli amanti della riga di comando
Per tutti colo che amano la riga di comando, oppure hanno la necessità di scrivere degli script auto eseguibili, è possibile utilizzare il componente anche da riga di comando digitando in esegui di Windows la stringa "boxcryptor.exe /commandLine", i comandi relativi alla command line possono essere approfonditi nel capitolo 5 del manuale di BoxCryptor.